– Maurizio Ficeli –
Domenica scorsa allo stadio “Armando Picchi” di Livorno si è disputata la partita del campionato di Eccellenza fra gli amaranto labronici e il San Miniato Basso. Protagonista della gara Niccolò Chiaramonti, classe 1995, attaccante del San Miniato e match winner: con le sue due reti di testa da calcio d’angolo ha messo il sigillo al successo della compagine sanminiatese. Lo abbiamo intervistato per chiedergli le sensazioni provate dopo questo storico successo.
Cominciamo dai due gol che hai segnato al Livorno. Che emozione hai provato?
“Non credo di aver mai provato una emozione come quella, poi oggi (ieri, ndr) è anche il mio compleanno, quindi non potevo farmi un regalo migliore. Al 15′ del primo tempo ho sbagliato un gol già fatto ed avrei potuto buttarmi giù di testa perché era semplice segnarlo, invece sono rimasto concentrato e in partita. Il caso ha voluto che Petri abbia battuto un bel calcio d’angolo, io ho anticipato il difensore ed ho fatto il primo gol, mentre per la seconda rete, sempre da calcio d’angolo, sono andato sul secondo palo. Entrambi i gol sono stati di testa”.
Avete affrontato un Livorno che almeno sulla carta dovrebbe essere una corazzata, ed invece sta trovando qualche momento di difficoltà, che squadra hai visto?
“Loro si sono ritrovati in una categoria come l’Eccellenza che è diversa da quelle a cui erano abituati. È chiaro che tutte le squadre che vanno a giocare contro il Livorno e per di più all’Armando Picchi abbiano uno stimolo in più a fare bene. A me ad esempio quando mi può ricapitare di giocare è segnare all’Armando Picchi, sono cose che a noi che siamo abituati in Eccellenza raramente possono capitare, quindi ognuno di noi dà di più di quello che ha. Devo dire, però, che il San Miniato Basso ha davvero meritato la vittoria. A parte il primo tempo, in cui siamo stati un po’ più timidi, c’era tanto pubblico, quasi tremila persone, cosa a cui noi non siamo abituati. Quindi abbiamo avuto 15/20 minuti di assestamento. Per ciò che riguarda il Livorno, con i giocatori di qualità e la tifoseria che ha non avranno problemi a vincere il campionato, detto questo è chiaro che ogni partita per loro sarà difficile perché vanno ad incontrare squadre che giocano alla morte”.
Lo stesso sarebbe stato se foste venuti a giocare contro il Pisa, anche se in amichevole, vero?
“Sì, guarda, abbiamo disputato un amichevole contro il Pisa qualche settimana fa, ed anche lì è stata una partita con una voglia diversa, da parte nostra, in uno stadio come l’Arena che può contenere migliaia e migliaia di persone, e contro una squadra di serie B. È normale che uno dà tutto quello che ha dentro”.
Passiamo a parlare allora, dato che ci siamo, anche del Pisa: cosa ti ha impressionato della squadra nerazzurra, sia a livello di singoli che nel complesso?
“Purtroppo mancava Lucca quando giocammo l’amichevole, perché era in Nazionale, e mi sarebbe piaciuto vederlo dal vivo. Come giocatori mi ha impressionato Cisco, che è entrato nella ripresa, gran passo e gran piede. Mi sono meravigliato che non avesse fatto tutte le presenze da titolare, anche se affrontare il San Miniato o il Benevento sono due cose diverse. Poi Cohen, ma tutto il complesso è forte”.
Ritornando al campionato di Eccellenza, quali squadre possono essere delle mine vaganti?
“Ad oggi, visto che il Livorno dovrà riposare, la Cuoiopelli avrebbe l’occasione per agganciare gli amaranto, mentre il Perignano potrebbe addirittura superare i labronici in caso di vittoria, quindi ora dico Perignano e Cuoiopelli, poi il Cenaia che è vicino, inoltre la classifica è corta, con 3 partite vinte ti puoi trovare in alto mentre se ne perdi tre di fila ti trovi invischiato nei bassifondi”.
Che ruolo potrà giocare il San Miniato in questo campionato?
“Quello di uscire al più presto da questa situazione dove siamo incappati per demerito nostro, quindi speriamo che la vittoria di Livorno ci serva da stimolo e da lezione per affrontare le prossime partite. Mercoledì affronteremo il Piombino con il coltello fra i denti”.
Nel San Miniato Basso oltre a te, altri giocatori forti da menzionare quali possono essere?
“Siamo una squadra forte che ancora deve dimostrarlo, con tante potenzialità. Detto questo i difensori centrali Alessandro Cela ed Andrea Lecceti non li cambierei con nessuno”.
Ci puoi parlare della tua carriera?
Hai degli obiettivi a livello personale?
“Vorrei fare bene e aiutare la mia squadra. Con i miei gol spero di riuscire a far uscire il San Miniato Basso da questa zona di classifica che non merita, conquistando una posizione più tranquilla”.
Maurizio Ficeli
Nelle foto, gentilmente concesse dal giocatore:
1) La festa dei giocatori del San Miniato Basso negli spogliatoi a fine gara
2) Niccolò Chiaramonti esulta con il braccio alzato dopo il gol all’Armando Picchi