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“Siamo tifosi e paghiamo il biglietto. Trattateci come persone non come bestie”

- Sport
28 Novembre 2021

Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni dai tifosi nerazzurri che hanno seguito il Pisa nella vittoriosa trasferta di Brescia. Tutti protestano per il modo vergognoso in cui sono stati trattati. La denuncia ci auguriamo venga letta da chi di dovere, affinché episodi simili non si ripetano più. Chi permette che certe cose avvengano, umiliando i tifosi, dovrebbe semplicemente vergognarsi. 

“Zero controlli, trattati come buoi…”

Non tralascerò di scrivere delle gravi pecche organizzative che hanno portato 800 “buoi” pisani ad assistere alla pazzesca vittoria della loro squadra in quel di Brescia. Perché la leonessa d’Italia non ne ha azzeccata una, sul campo e fuori. Parcheggio ospiti a 10 km dallo stadio.

Ammassati come animali, motori degli autobus accesi immotivatamente parecchio tempo prima della partenza, rendendo l’aria irrespirabile. Settore ospiti chiuso per due terzi e tutti i tifosi pisani ammassati in uno spicchio di curva. Nessun controllo green pass. Tornelli che non funzionano e nessuna distanza rispettata per impossibilità manifesta. Sappiamo per certo che gli steward del Rigamonti non hanno gli strumenti per controllare il green pass e che i tornelli non leggono i QR code. In questo modo si presta il fianco ai pazzi che affermano che sia tutta una finzione il Covid. Lo fate per dabbenaggine? Forse per sciatteria o per mancanza di mezzi.

Andare allo stadio nel settore ospiti per Salernitana-Juventus costerà 61,80 euro. Riusciremo, negli anni, a ridurre gli emolumenti dei Paperoni e a rendere più confortevole il tempo libero di chi i Paperoni paga, cioè i buoi di cui sopra?

Simone Orlandi (tifoso del Pisa)

Qualcuno dovrebbe pagare…

Si può dire che la massima autorità delegata all’ordine pubblico a Brescia meriterebbe la rimozione? Alcune considerazioni a riguardo: 1) Quattro autobus  per 800 tifosi del Pisa, con parcheggio obbligatorio per tifoseria ospite dalla parte opposta della città rispetto allo stadio; 2) tornelli di accesso allo stadio spenti 3) settore ospiti aperto forse per 1/4 delle capienza della curva, con tutti i tifosi stipati uno contro l’altro. Evvai colla retorica sul distanziamento sociale. In 800 su 799 posti disponibili. Aprire gli altri settori della curva no? Era proprio impossibile? 4) Nessun controllo, né di biglietti né di green pass. 5) Mascherine sugli autobus indossate da una persona su dieci quando sui mezzi pubblici c’è l’obbligo. Cosa si potrebbe fare per rimediare a questo problema? Forse sarebbe semplice: il bus non parte se le mascherine non vengono indossate. Un’altra osservazione semplice semplice: sai che non controllerai il green pass allo stadio? Allora lo fai al parcheggio prima di far salire sui bus le persone dirette allo stadio. 6) Una piccola annotazione sull’ambiente: quattro autobus fermi nel parcheggio coi motori accesi, per un’ora, in attesa di ripartire. Greta Thunberg la prossima volta vieni a Brescia!

Umberto (Pisani al Nord)

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Un fiume unisce la Toscana e rappresenta il modo di vivere forte e intraprendente del suo popolo. L'Arno.it desidera raccontarlo con le sue storie, fatiche, sofferenze, gioie e speranze. Senza dimenticare i molti toscani che vivono lontani, o all'estero, ma hanno sempre nel cuore la loro meravigliosa terra.

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