Non sono novità i ritardi dei treni. Almeno in Italia. Ne sanno qualcosa i pendolari, costretti ogni giorno a rodersi il fegato per andare a lavoro e tornare a casa. Certo che quando i ritardi arrivano a toccare un’ora e venti, i limiti del sopportabile sono ampiamente superati. È successo di recente sulla linea Faentina, mentre su quella tra Firenze e Arezzo siamo arrivati a un’ora. Tanti, troppi. In questo caso per la rottura di uno scambio, che ha costretto a deviare il traffico sulla linea più lenta, come riporta Repubblica. Analogo disagio, ieri, tra Firenze e Viareggio, con ritardi fino a 45 minuti.
Sui gravi disagi dei treni regionali è intervenuto anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani: “Questi ritardi su Firenze-Viareggio, Aretina e Faentina non sono accettabili. Ho chiesto a Rfi e Trenitalia il massimo impegno per superare queste criticità”. Giani ha poi postato sui propri canali social la foto di un cartellone luminoso con gli orari dei treni, in stazione, che indica moltissimi ritardi e treni cancellati.
I tecnici parlano di guasti su varie linee, da Rovezzano a Serravalle a Pontedera, “che messi insieme hanno creato un effetto moltiplicatore”. Ma le segnalazioni dei problemi sono all’ordine del giorno. Un tempo qualcuno parlava di alta velocità, a partire dalla linea Firenze-Pisa, e non solo. Per realizzarla ci vogliono forti investimenti. Non sarebbe male, intanto, che i fondi pubblici venissero utilizzati per far funzionare in modo decente il servizio normale. Poi, per carità, ben venga l’alta velocità. Purché l’altra non sia lumaca.
“Nelle ultime settimane sono stato contattato varie volte da molti pendolari della linea ferroviaria Firenze-Lucca-Viareggio i quali mi hanno lamentato numerosi disagi che continuamente si verificano sulla linea”, dichiara in una nota Marco Niccolai, consigliere regionale Pd. “Dal confronto con gli uffici è emerso che periodicamente guasti si verificano al sistema di distanziamento dei treni tra le stazioni di Montecatini Terme e Borgo a Buggiano, in particolare dopo il passaggio dei nuovi treni Rock. Si tratta di guasti che non avvengono in maniera sistematica ma comunque si verificano periodicamente. Alcuni passeggeri mi hanno contattato per lamentare anche l’assenza di comunicazione e non rispetto della capienza massima del treno 18503 che conteneva, di fatto, i passeggeri di ben 3 treni in ora di punta: una segnalazione che verificherò. Quello che è certo è che i disagi si sono verificati e spesso si verificano nell’orario mattutino, quando la maggior parte dei pendolari si sposta per raggiungere il posto di lavoro o di studio”.
“Non è possibile continuare così – prosegue Niccolai – e ho chiesto all’assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli di intervenire nuovamente e con forza nei confronti di Rfi e Trenitalia per monitorare le problematiche che riguardano la linea ed evitare di creare ulteriori problemi alle migliaia di pendolari che quotidianamente utilizzano il treno per gli spostamenti. Nei prossimi giorni – annuncia il consigliere regionale- presen terò anche un’interrogazione alla giunta regionale dove, oltre a porre alcuni interrogativi su punti specifici, farò una panoramica dei disagi che si sono verificati sulla linea e che, per il mese di settembre, hanno fatto anche scattare il bonus a causa dei numerosi ritardi dei treni, a dimostrazione che i problemi ci sono e sono evidenti”