Nel comune di Civitella in Val di Chiana (8800 abitanti) in provincia di Arezzo, è scoppiata una dura polemica dopo che l’opposizione ha disertato i lavori del consiglio comunale mentre si sarebbe dovuta discutere, come da ordine del giorno, una mozione anti fascista. Tra i tanti temi in discussione c’era il bilancio di previsione 2021/2023, una convenzione tra la Regione Toscana e altri comuni, tra cui Civitella, per la gestione di una riserva naturale, l’approvazione del piano triennale delle opere pubbliche. Insomma, tanta carne al fuoco, cose estremamente importanti per la vita dei cittadini. Tra i temi di cui si sarebbe parlato c’era anche la mozione “Mai più fascismi”, presentata dal consigliere Paolo Randellini (Pd). Ma su questa è nato il putiferio, con la capogruppo della minoranza di centrodestra, Rosaria Migliore, che per protesta ha convinto i propri colleghi a uscire dall’aula. Il gesto di protesta è nato dal fatto che, nella mozione, il fascismo sia stato accostato alle proteste dei no vax.
La motivazione dell’assenza
Sono consigliere comunale e provinciale di Civitella in Val di Chiana in provincia di Arezzo e capogruppo della lista di minoranza – scrive Rosaria Migliore -. La presente per segnalarvi una vicenda accaduta in consiglio comunale da me a Civitella in data 30/11/2021: la maggioranza (Pd) aveva deciso di presentare una mozione dall’oggetto “mai più fascismi”, strumentalizzando la questione delle manifestazioni contro il green pass, paragonando la questione al fascismo e invitando alla “resistenza” e allo spirito antifascista.
Io in qualità di capogruppo della minoranza (coalizione di centro-destra) ho deciso di non far partecipare nessuno della minoranza al consiglio comunale inviando una lettera ed indicando come motivazione che non avremmo partecipato ad un dibattito in cui ci saremmo ritrovati a parlare di fascismo e antifascismo paragonati al tema green pass, trovando la cosa alquanto inopportuna. A questo punto la maggioranza ha fatto uscire un comunicato in cui si indigna per la nostra assenza. Premettendo che nessuno di noi è contro il green pass, né contro i vaccini, né tantomeno siamo schierati dalla parte dei manifestanti, ma usare il fascismo da parte della sinistra per parlare della delicata e difficile situazione che sta passando il nostro paese (frutto di un’errata comunicazione politica da due anni a questa parte) a mio parere oltre ad essere inopportuno è anche fuorviante e puramente ideologico.
Credo fermamente che sia un fenomeno da combattere quello dell’utilizzo dei termini fascismo e antifascismo in sedi istituzionali (a partire dal livello locale, anzi soprattutto) per parlare di problemi reali. Questo ne è solo un esempio. Le attuali manifestazioni sono uno dei tanti temi utilizzati a scopo propagandistico da parte di certi orientamenti ed è deleterio anche per la vera informazione che ha come destinatari i cittadini. È ormai un problema, non solo nostro, affrontare dibattiti politici su molte tematiche e ritrovarsi puntualmente, a parare di fascismo, sentirsi dare del fascista e spostare l’attenzione dalla realtà all’ideologia, o anzi, la definirei vuoto di ideali. Per chi fa politica seriamente, è stancante.
Il consigliere comunale dem Paolo Randellini non ha preso bene la protesta dell’opposizione. Non tanto per il fatto di non essere d’accordo sulla mozione quanto per la decisione di disertare i lavori.
Nessuno si aspettava un atteggiamento del genere – spiega Randellini -. Va bene non essere d’accordo, ma non per questo si può disertare un’intera seduta del consiglio comunale per un punto. E gli altri atti? Non interessano? Non meritano l’attenzione dell’intera assise? Qui si viene meno ai principi che dovrebbero animare ogni consigliere comunale, a mio avviso si pone una problematica di serietà. C’erano mille modi per non votare quell’atto, per dichiararsi contrari oppure per assentarsi dal dibattito. Non prendere parte all’intera seduta è stata una mancanza di rispetto nei confronti dell’istituzione e dei cittadini che hanno dato mandato affinché siano rappresentanti. Per quello che invece concerne le motivazioni addotte da Migliore e dall’opposizione, rimaniamo stupiti di come non si proceda alla votazione di un mozione che chiede di condannare condotte criminali e anticostituzionali. “Mai più fascismi” è un documento a diffusione nazionale che trae ispirazione da quanto accaduto alla sede della Cgil a Roma il 9 ottobre scorso. Di fatto, riassumendo, viene chiesto all’amministrazione di provvedere allo scioglimento di gruppi riconducibili a Forza Nuova, vietare manifestazione ispirate a filosofie fasciste e segnalare al Prefetto la presenza sul territorio di gruppi e movimenti riconducibili ad associazioni di chiara ispirazione neofascista. In una terra come Civitella, dove la ferita di quanto accaduto nell’eccidio del 1944 è ancora aperta, l’opposizione ha difficoltà a dichiararsi anti fascista e prendere parte a tale discussione?”.
Sulla vicenda ha preso la parola anche il sindaco, di Civitella in Val di Chiana, Andrea Tavarnesi, che ha sottolineato l’importanza di conservare la memoria storica, con un chiaro riferimento al fascismo e all’antifascismo. La polemica, però, verteva sull’accostamento con le proteste No Vax.
cioe’..son profascio e pro no vax?? andiamo sempre meglio.penso che nessun paese europeo abbia destre cosi’ squinternate e retrograde..E io ..da emigrante da 55 anni..di paesi europei ne ho vissuti e studiati…e in nessun paese europeo certe destre estreme non arrivano al 15-20%…a parte alcuni paesi dell’est che ancora aspirano all’uomo forte..nazisti e comunisti non gli son bastati
Purtroppo sempre più so nita la profonda ignoranza della sinistra, qualsiasi cosa che non sia come di loro gradimento, allora è fascista ma non si rendono conto che in italia non è la destra fascista, bensì la sinistra che toglie tutte le libertà al popolo.