– Andrea Bartelloni –
L’avventura delle “macchine alate a Boccadarno”, le “barche con le ali”, inizia con la storia di Marina di Pisa quando la Cantieri Navali G. Gallinari di Livorno si sposta a Boccadarno (1917) per costruire le sue imbarcazioni da diporto. E dalle imbarcazioni si passa agli idrovolanti, che parteciparono alla Prima guerra mondiale fino a diventare una fabbrica (CMASA), aggirando l’embargo di Versailles (1919), dove i tedeschi, in società con imprenditori italiani tra i quali Rinaldo Piaggio, costruirono i leggendari Dornier Wal (record di velocità al Polo Nord con Roald Amudsen, salvataggio di Umberto Nobile sempre al Polo, la traversata dell’Atlantico) fino alla riconversione dei “Dakota” per la nascente aviazione civile con la Fiat. L’avventura volante finì negli anni Cinquanta. Ma, forse, qualcosa sta per rinascere. Almeno così sembra dalla firma del memorandum per l’Accordo di collaborazione tra le Città sedi di Idroscalo”. Ne parliamo con Maurizio Nerini, consigliere comunale di Pisa, che a Roma ha firmato, su delega del sindaco Michele Conti, il memorandum assieme ai rappresentanti di altre città interessate: La Spezia, Orbetello (GR), Sesto Calende (VA), Cagnano Varano (FG), San Teodoro (SS), Augusta (SR) e Valona (Albania).
In cosa consiste l’accordo?
“È il primo atto tra le varie sedi degli Idroscali italiani storici e celebri, con l’obiettivo di valorizzare i siti dismessi sul territorio italiano per portarli alla attenzione della stampa nazionale ed internazionale e nello stesso tempo di rinnovare una cultura del mezzo aereo idrovolante”.
Che ruolo può avere Marina di Pisa in questo progetto?
“Il nostro territorio di Boccadarno ha vissuto gloriosi trascorsi nel campo aeronautico con la fabbrica CMASA-FIAT, che ha visto la produzione di idrovolanti in metallo su progetto tedesco della Dornier, i Wal, le barche con le ali, che hanno fatto la storia con eventi epici, dei caccia della seconda Guerra Mondiale come il FIAT G-50 e aerei mitici come l’idro a scarponi RS-14. Il cantiere di Marina ha operato fino all’immediato dopoguerra con la riconversione dei C-47 Douglas Dakota nel civile DC-3, determinante per la ricostruzione della aviazione civile in Italia per poi lasciare posto all’automotive prima, all’abbandono poi e alla riqualificazione totale con lo splendido porto che purtroppo, però, ha cancellato ogni ricordo. Tracce indelebili sono ancora forti, presenti e importanti nel tessuto dell’istruzione a Pisa, col dipartimento di Aerospaziale della Facoltà di Ingegneria e con la sezione Costruttori Aeronautici dell’Istituto Tecnico Industriale”.
Quali sono le azioni da mettere in campo?
“È doveroso impegnarsi per la realizzazione di un idroscalo a Boccadarno. Marina di Pisa potrà tornare ad essere un punto di riferimento importante per l’aviazione marittima, richiamando un turismo particolare con una efficiente flotta di piccoli idrovolanti: pensiamo alle possibilità di collegamento stabile con tutto l’arcipelago, la Sardegna, la Corsica e soprattutto la Provenza e la Costa Azzurra. Un incremento delle potenzialità lavorative da non sottovalutare, costi minimi anche manutentivi al pari dei rimessaggi fluviali presenti, con una gestione minima degli spazi, tutto facilmente inserito nel contesto: non ci sono interferenze con il Parco, in altre parti d’Italia la convivenza è gestita e attuata con facilità, oltre ad attivare servizi di pubblica utilità e protezione civile”.
Quali saranno i prossimi passi?
“Sappiamo che nella disciplina di Piano (PSI) tra gli “obbiettivi di qualità , strategie e azioni” dell’UTOE 15P Litorale (art. 77) è presente la dicitura: ‘verifica della possibilità di realizzare un eliporto o uno scalo per idrovolanti’, resta solo quindi da collegare le attività alla ‘navigabilità dell’Arno’ che stiamo portando… in porto. Inoltre nella sessione del Bilancio Preventivo è stato approvato un ordine del giorno del gruppo consiliare FdI-PNC che tiene conto delle volontà espresse e impegna il Sindaco e la Giunta a mettere in campo tutti gli strumenti e le sinergie con gli altri Enti coinvolti con lo scopo di riattivare l’idroscalo storico di Boccadarno nel rispetto di tutte le normative vigenti. Auspichiamo pertanto un tavolo di studio permanente che coinvolga oltre a Comune, Università, Parco, Aeronautica e Marina Militare, ENAC soprattutto i privati che vogliano investire e, perché no, tutti gli appassionati di mare e volo. Una nuova occasione per consolidare il legame millenario tra Pisa e il mare”.
Andrea Bartelloni