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La prima dopo Vlahovic è nera per la Fiorentina

- Sport
6 Febbraio 2022

Maurizio Ficeli

Finisce con una pesante sconfitta per la Fiorentina la gara contro la Lazio, che sbanca il “Franchi” con il punteggio di 3 a 0. Una gara preceduta in settimana da aspre tensioni che hanno tenuto in scacco tutto l’ambiente viola a causa della cessione di Dusan Vlahovic alla Juventus. Una storia che ha dei precedenti dai tempi in cui fu ceduto agli “odiati gobbi” Roberto Baggio, cosa che a Firenze scatenò un’autentica rivolta. Poi negli anni ci sono state altre cessioni di giocatori viola ai bianconeri come Chiellini, Chiesa e Bernardeschi. D’altra parte le “bandiere” non esistono più e le società cercano di monetizzare e fare affari, specie se convenienti: la vicenda Vlahovic ne è l’ennesima testimonianza. Oltre a questo, ha creato ulteriore tensione uno striscione collocato all’esterno del Franchi da alcuni tifosi bianconeri che dileggiava la tifoseria viola.

Un risultato positivo sarebbe stato assolutamente importante per l’ambiente viola, specie in questo momento, invece piove ancora di più sul bagnato. Ma veniamo alla cronaca. Abbraccio ad inizio gara fra i mister Sarri e Italiano. Dopo la classica fase di studio tra le due squadre, c’è da evidenziare al 20′ una ghiotta occasione per la Fiorentina con Cabral che rischia di far esplodere il Franchi. Azione su cross di Biraghi di prima da sinistra, potente colpo di testa del brasiliano, che impegna l’estremo difensore laziale Strakosha. Al 27′ Bonaventura spreca un’occasione dal limite. In seguito da sottolineare due interventi del portiere viola Terracciano che salva la propria porta al 36’su Pedro ed al 45′ prima su cross di Immobile e poi su tap in di Zaccagni. Quindi un grande Terracciano salva una Fiorentina in difficoltà, dopo una partenza abbastanza buona.

Nel secondo tempo è la Lazio a farsi pericolosa con una punizione battuta da Luis Alberto, intercetta Milinkovic-Savic che sbaglia la girata di testa. È il preludio al gol della Lazio. Siamo al 52′, tocco di esterno di Zaccagni per Milinkovic-Savic che, trovandosi a tu per tu con l’estremo difensore viola, mette dentro la palla dell’1 a 0. La Fiorentina reclama un rigore al 64′ per un fallo subito da Castrovilli, ma l’arbitro, dopo essere stato richiamato al Var, annulla la decisione di concedere il penalty ai viola. Ed al 71′ la squadra capitolina raddoppia il punteggio con un tiro di Immobile su rinvio del portiere Strakosha per il 2 a 0 a favore degli ospiti.

I padroni di casa sono in bambola e dieci minuti dopo, all’81’ capitolato per la terza volta. Immobile scarta Nastasic, si allarga mettendo la palla al centro, con Terracciano superato, e Biraghi in scivolata, fa autorete per il 3 a 0 a vantaggio dei laziali, che a due minuti dal termine vanno vicini al 4 a 0 con Basic. Si arriva al 90′ e dopo due minuti di recupero il direttore di gara decreta il termine delle ostilità.

Fiorentina a leccarsi le ferite di un rovescio pesante, al cospetto di una Lazio forte che ha meritato la vittoria. Una sconfitta che lascia il segno, soprattutto dopo la vicenda Vlahovic, e che darà sicuramente luogo ad ulteriori critiche e polemiche, sotto accusa i vari reparti, non viene risparmiato nessuno a cominciare da attacco, centrocampo e difesa. Bisogna anche sottolineare che Terracciano ha fatto degli interventi superlativi, altrimenti il passivo sarebbe stato ancora più drammatico.

Maurizio Ficeli

Foto: Ansa

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