L’associazione nazionale Case della Memoria può vantare un nuovo ingresso, si tratta della Casa Buonarroti di Firenze, per secoli la residenza della famiglia di Michelangelo Buonarroti. Si trova a poca distanza dalla chiesa di Santa Croce ed oggi è un museo con biblioteche, archivi una ricca collezione di opere. Tra quelle più importanti di Michelangelo la “Madonna della scala” e la “Battaglia dei centauri”.
“L’ingresso di Casa Buonarroti nella nostra rete è un tassello preziosissimo – commenta Adriano Rigoli presidente dell’associazione Nazionale Case della Memoria – che chiude simbolicamente il cerchio sulla figura di Michelangelo, affiancandosi alla Casa natale di Caprese Michelangelo nostra socia già da qualche anno. Siamo felici di rappresentare, a modo nostro, questa enorme figura dell’arte a cui la Toscana ha dato i natali attraverso due case museo che raccontano una parte meno nota della storia del Buonarroti”.
Molto soddisfatta anche Cristina Acidini, presidente di Casa Buonarroti: “Sono particolarmente lieta dell’ingresso della Casa Buonarroti in questa associazione prestigiosa, che da un capo all’altro del nostro Paese fa conoscere e valorizza le dimore dei tanti illustri personaggi, che hanno in così grande misura arricchito la storia e la cultura non solo dell’Italia, ma del mondo. Il direttore Alessandro Cecchi, con i Consigli e con il personale tutto, si uniscono nella soddisfazione e nell’impegno a rappresentare l’eredità, unica e preziosa, di Michelangelo e dei Buonarroti”.
La costruzione di questo edificio si deve a Michelangelo Buonarroti il Giovane che, a partire dal 1612, per circa trent’anni fece lavorare all’interno del palazzo, e in special modo nella “Galleria” e nelle tre sale successive, i maggiori artisti allora operosi a Firenze, dall’Empoli al Passignano, da Artemisia Gentileschi a Pietro da Cortona, da Giovanni da San Giovanni a Francesco Furini e al giovane Jacopo Vignali. In queste sontuose sale Michelangelo il Giovane mise i pezzi più preziosi della sua raccolta, molti dei quali fanno ancora parte del percorso museale: tra questi, la predella di legno con Storie di San Nicola, di Giovanni di Francesco, seguace di Domenico Veneziano.
In Toscana ci sono altre abitazioni storiche di straordinaria importanza: quelle di Giotto, Giovanni Boccaccio, Francesco Datini, Leonardo da Vinci, Niccolò Machiavelli, Pontormo, Benvenuto Cellini, Giosuè Carducci, Sidney Sonnino, Giovanni Pascoli, Giacomo Puccini, Indro Montanelli,Galileo Galilei e molti altri.
L’associazione nazionale Case della Memoria è l’unica rete, in Italia, di case museo di personaggi illustri a livello nazionale; partecipa alla Conferenza Permanente delle Associazioni Museali Italiane di Icom Italia e fa parte del Programma Unesco “Memory of the World”.
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