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Pisa, sberla inaspettata dall’Ascoli

- Sport
17 Marzo 2022

Maurizio Ficeli

Il Pisa esce sconfitto dal “Del Duca” per 2 reti a zero subite nel finale del primo tempo. Dionisi, ex Livorno, punisce i nerazzurri con una doppietta (al 41′ e al 44′), chiudendo il risultato anche se nella ripresa il Pisa ha provato a raddrizzare la gara inserendo Sibilli, Torregrossa e poi Cohen, ma evidentemente non era serata per la squadra di mister Luca D’Angelo. La sconfitta, alquanto pesante, lascia in tutto l’ambiente nerazzurro una grande amarezza perché interrompe una serie positiva di tre vittorie consecutive.

Ma recriminare non serve, siamo sempre lì, secondi insieme al Lecce, ad un punto dalla prima, la Cremonese, che ha vinto con il Pordenone e nei confronti della quale siamo però in vantaggio negli scontri diretti. Archiviamo subito Ascoli e pensiamo a battere il Cittadella domenica prossima all’Arena. Ne abbiamo assolutamente le possibilità, anche perché il Pisa, dopo aver subito una sconfitta, ha sempre saputo rialzarsi alla grande.

I tifosi ci credono più che mai ed anche ad Ascoli lo hanno dimostrato con i loro cori continui ed incessanti. Tifo pisano encomiabile anche ad Ascoli Piceno. Non erano molti, solo 145 i tagliandi acquistati dai tifosi nerazzurri, ma visto che si giocava di mercoledì, giorno pienamente lavorativo e con l’orario alquanto scomodo delle 18.30, oltre ai 393 km di distanza (passando per Colfiorito e Macerata) che dividono Pisa dal capoluogo piceno, non era cosa da poco. Paradossalmente anche da parte ascolana non erano poi molte le presenze, pur giocando in casa e malgrado gli appelli da parte del mister bianconero, l’ex livornese Andrea Sottil, che dai canali di informazione locale aveva sollecitato i tifosi bianconeri a presenziare numerosi allo stadio. Sicuramente se la gara si fosse giocata di domenica i circa 600 biglietti messi a disposizione dei tifosi pisani sarebbero stati polverizzati, ma gli orari delle partite sono imposti da chi detiene i diritti televisivi e quindi possiamo farci poco, anche se tutto ciò va sicuramente a discapito dei tifosi, componente essenziale del calcio.

Alla trasferta era presente il Club Autonomo Nerazzurro di Marco e Sabrina Pavolettoni, con l’unico pullman organizzato in questa occasione, che ha offerto ai partecipanti il consueto pranzo nell’area di sosta a Lucignano di Arezzo, poi il centro coordinamento con Liana Bandini e Nicola Barsotti, rappresentante Slo, con un pulmino di 9 posti, alcuni tifosi con mezzi propri e i gruppi della Curva Nord.

Nota di colore: ho viaggiato con il Club Autonomo, il pullman, percorrendo la Fipili, è uscito al casello di Montopoli Valdarno per far salire un vecchio ultras della Curva Nord, con cui il sottoscritto ha condiviso tante trasferte negli anni 80. Si tratta del mitico Pietrino Fasano (foto sotto), meglio conosciuto come Pietro di San Romano. Adesso vive a Londra, dove porta in alto la pisanitá, ma quando torna in Italia non manca mai di seguire il suo Pisa, sia in casa che in trasferta.

Pietrino Fasano

È stata l’occasione per ricordare con lui tante trasferte fatte insieme fra cui quella movimentata di San Benedetto del Tronto, dove fummo attaccati e rincorsi da 60 ultras locali. Ce la vedemmo brutta ma alla fine riuscimmo a metterci in salvo, anche se qualcuno di noi ne venne fuori con qualche acciacco. Viaggiavamo con due auto, ed oltre al sottoscritto e a Pietrino c’era Massimo Di Paco detto Bandiera, Giovanni Gestri detto Esigenza, il Macchia Vitello, Lorenzo detto Loriano Del Mancino, Pietrino Giusti, Marco Ciaurro di Calci e Sandro Stelli, quest’ultimo deceduto anni fa.

Ma torniamo alla trasferta di Ascoli. Uno dei due autisti del pullman, Tiziano Puddinu (foto sotto), pontederese di origini sarde, ha una notevole somiglianza con Adam Nagy. Gli abbiamo fatto la foto e facciamo un appello alla società per organizzare un incontro fra lui e il giocatore ungherese. Simpatiche le battute con cui il simpaticissimo avvocato Paolo Malasoma, pisano doc e tifosissimo nerazzurro che vive ad Orbetello, in provincia di Grosseto, ha intrattenuto i presenti mentre il pullman passava dall’Umbria dirigendosi verso le Marche. Malgrado viva in Maremma da tanti anni Malasoma non ha affatto perduto il suo accento marcatamente pisano.

Maurizio Ficeli e Tiziano Puddinu, autista e “sosia” di Nagy

Mi sia altresì concessa una dissertazione personale, il rivedere l’Umbria, anche se solo di passaggio e dopo tanti anni, mi ha fatto commuovere, visto, che pur essendo pisano doc, ho cognome ed origini norcine da parte di nonno paterno, Ermenegildo. Vedere Assisi con la Basilica di Santa Maria degli Angeli alle pendici, piuttosto che Spello, è uno spettacolo unico che non ha prezzo.

Alle 17.10 l’arrivo al casello di San Benedetto del Tronto, dove ad attenderci c’erano gli agenti di polizia, che ci ha scortato fino al “Del Duca”. Allo stadio i tifosi nerazzurri, pur non numerosi come altre volte, offrono un bel colpo d’occhio con gli striscioni dei gruppi della Nord, di San Romano e del Club Autonomo e tengono testa ai padroni di casa, presenti in numero esiguo. Vi sono alcune schermaglie verbali fra le due tifoserie, che non si sono mai amate, soprattutto per motivi politici, ma poi ognuno fa il tifo per la propria squadra, com’è giusto che sia.

Un giovane tifoso ascolano con felpa a quadri rossa e nera e cappellino marrone dietro di me in tribuna stampa con le sue urla di incitamento mi portava letteralmente via le orecchie, ma il tifo ha anche queste sfaccettature e bisogna accettarle con un sorriso.

Peccato per la sconfitta del Pisa, inaspettata per certi versi dopo la roboante vittoria con la Cremonese. Ma nulla è compromesso. Domenica tutti all’Arena, battiamo il Cittadella e riprendiamo il cammino verso quella meta, che malgrado la sconfitta in terra picena, è sempre vicina.

Maurizio Ficeli

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ASCOLI – Leali; Baschirotto, Botteghin, Quaranta, Falasco (91′ D’Orazio); Buchel, Saric (76′ Eramo), Caligara (91′ Salvi); Ricci (76′ Maistro), Tsadjout, Dionisi (62′ Bidaoui). A disposizione: Bolletta, Guarna, Tavcar, Iliev, Palazzino, Franzolini, De Paoli. Allenatore: Andrea Sottil

PISA – Nicolas; Birindelli, Leverbe, Caracciolo, Hermannsson (55′ Berra); De Vitis (55′ Sibilli), Nagy, Mastinu (75′ Cohen); Benali (55′ Marin); Lucca, Puscas (67′ Torregrossa). A disposizione: Livieri, Siega, Masucci, Gucher, Di Quinzio, De Marino, Marsura. Allenatore: Luca D’Angelo

Marcatori: 41′ e 44′ Dionisi
Ammoniti Tsadjout (A), Birindelli (P), Sottil (A), Cohen (P)
Arbitro: Valerio Marini (Roma)

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Un fiume unisce la Toscana e rappresenta il modo di vivere forte e intraprendente del suo popolo. L'Arno.it desidera raccontarlo con le sue storie, fatiche, sofferenze, gioie e speranze. Senza dimenticare i molti toscani che vivono lontani, o all'estero, ma hanno sempre nel cuore la loro meravigliosa terra.

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