– Paolo Lazzari –
Firenze e i suoi artigiani: un legame inscalfibile. Una componente essenziale nel processo che senza sosta intride di fascino la città, risiede proprio qui. L’abilità manuale tramandata nel corso dei secoli, di generazione in generazione, è un gancio prodigioso che congiunge presente e passato, alimentando un sapere antico che continua a camminare indenne e imperioso nella giungla degli ammiccamenti tecnologici. Oggi di Firenze sappiamo quasi tutto, eppure esistono alcune botteghe artigiane che sfuggono dalle solite rotte e sulle quali spesso – anche se sei un fiorentino – l’occhio non cade. Qui di seguito ne abbiamo selezionate tre particolarmente seducenti.
MAZZANTI PIUME
A Firenze c’è qualcuno che porta avanti una storia decisamente poco nota. Lasciate perdere il cuoio. Dribblate le classiche legatorie. Avete mai sentito parlare della lavorazione delle piume? Ecco, negli anni Trenta del secolo scorso Lelio Mazzanti e Natalina Acciai – marito e moglie, nonché colleghi imprenditori – decidono di iniziare un’attività decisamente fascinosa. Oggi “Mazzanti piume” (foto in alto) si trova ancora lì, in via Reginaldo Giuliani, sospinto da una nuova generazione che irrora un sogno antico: fabbricare piume colorate e ricercate che diventano oggetti preziosi, potentemente declinati al femminile.
GIULIO GIANNINI E FIGLIO
Nasce nel lontanissimo 1856 come cartoleria: immaginate quanta storia fiorentina può aver visto. Sopravvissuta al corso degli eventi grazie ad un costante ricambio (siamo arrivati alla sesta generazione), oggi la bottega “Giulio Giannini e figlio” si trova in piazza Pitti e si attesta come una delle legatorie più antiche della città. Ha vissuto il suo periodo di maggior fulgore durante l’epoca vittoriana, quando gruppi di facoltosi inglesi arrivavano in Italia per nutrire il loro senso artistico e, puntualmente, finivano per acquistare quaderni destinati a diventare albi per fotografie o romanzi.
GIOVANNI BACCANI – THE BLUE SHOP
Per il terzo caso viriamo sulle scatole e sulle cornici in legno: si tratta della bottega artigianale di Giovanni Baccani, che oggi si trova all’interno del The Blue Shop, in Borgo Ognissanti. Una storia che prosegue dal 1903 e che oggi è giunta alla quarta generazione. I suoi interni conservano ancora l’arredamento originale: sono adornati con motti latini e rifiniture eleganti che testimoniano al meglio l’attitudine estetica e culturale del Novecento fiorentino.