– Ilaria Clara Urciuoli –
Grosseto – “Con questa edizione di Maremma Archeofilm vogliamo spalancare le porte dell’archeologia, rendendola interessante anche ai non addetti ai lavori, senza tuttavia inciampare nelle banalizzazioni cui ci ha abituato una fetta di cinema”: questa la promessa fatta oggi, durante la presentazione della manifestazione, da Giulia Prunenti, responsabile della comunicazione di “Archeologia viva/Firenze Archeofilm” che con l’Associazione M.Arte ha ideato e organizzato anche quest’anno il Festival di archeologia, arte e ambiente.
Il programma si sviluppa su tre serate che, a partire dalle 21.15, vedranno protagonisti personaggi ed epoche molto diverse: venerdì 17 giugno scopriremo lucumoni e dodecapoli con il film “La fortuna degli Etruschi” di Marzia Marzolla e Matteo Bardelli, cui seguirà una conversazione con la direttrice dell’Area archeologica nazionale di Roselle, Susanna Sarti. In chiusura sarà proiettato un breve film animato su Seleuco I, lontano fondatore di quella dinastia dei Seleucidi che segnerà la storia (e i suoi libri) alla morte di Alessandro Magno.
Sabato 17 guarderemo da vicino il mondo non ancora colonizzato dagli umani con “Al tempo dei dinosauri”, una produzione franco-giapponese che ci avvicinerà con dovizia scientifica e immagini 3D al mondo che tanto affascina grandi e bambini.
A seguire l’incontro con Simona Rafanelli, direttrice del Museo Archeologico “Falchi” di Vetulonia e la proiezione di un altro cortometraggio che ha per protagonista Nefertiti e l’estetica contemporanea. La serata conclusiva, quella di domenica 19, sarà dedicata alle nostre origini più antiche: “Kromdraai, alla scoperta del primo essere umano” (una produzione francese che vede alla regia Cédic Robion) sarà un viaggio nell’Africa meridionale dove il paleoantropologo José trova le ossa di due bambini vissuti 2,5 milioni di anni fa. Protagonista del dopo-film sarà Chiara Valdambrini, direttrice del Museo Archeologico e d’Arte della Maremma.
L’ultimo cortometraggio ci porterà nei luoghi degli Incas con “Chiquequirao, la geografia sacra degli Incas”. La serata di domenica vedrà inoltre l’assegnazione del premio “Maremma Archeofilm” 2022 alla pellicola più votata dal pubblico. Nota dolente è l’impossibilità di usufruire dello scenario unico del Parco archeologico di Roselle. Il festival, infatti, si terrà nel Giardino dell’Archeologia, in attesa di tempi migliori per l’area rosellana: “Abbiamo chiesto al ministro Franceschini che si trovino i mezzi per valorizzare il sito”, ha spiegato l’assessore alla cultura Luca Agresti.
Ad avvantaggiarsi di questo cambio di residenza della manifestazione sarà la cittadinanza grossetana che troverà un riparo culturalmente interessante e facilmente raggiungibile per queste tre serate, quest’anno a ingresso libero e senza obbligo di prenotazione.