– Maurizio Ficeli –
Il campionato dei nerazzurri è fermo per la sosta estiva ma le interviste de L’Arno.it non conoscono vacanze così come la passione per i colori nerazzurri non va assolutamente in ferie. Ne abbiamo testimonianza nell’intervista che abbiamo fatto ad un altro personaggio che ha il Pisa nel cuore. Stiamo parlando di Sandro Cacciamano, pisano doc, classe 1969, che non si perde una gara dei nerazzurri sia in casa che anche in trasferta, quando può, in compagnia della consorte Franca, sarda di nascita ma ormai pisana di adozione.
Sandro ormai è famoso anche come conduttore di una trasmissione che si può seguire su Facebook e sul canale YouTube “1909 Solo Pisa” dal titolo “Noi siamo Nerazzurri“, in onda generalmente ogni lunedì alle ore 21.30 a cui partecipano come opinionisti, oltre all’autore di questa intervista, anche Matteo Nocchi e Giovanni Manenti. Abbiamo voluto conoscere Sandro più da vicino, sondando interessi e passioni anche extracalcistiche.
Quando ha iniziato a seguire il Pisa?
“Da quando avevo l’età di 14 anni, andavo all’Arena insieme al mio babbo, il Pisa aveva appena conquistato la serie A, erano i tempi di Romeo Anconetani”.
Qual è la partita più bella che ricordi di avere visto?
“Ce ne sono tante, fra queste la gara che ci permise di salire in serie A, Pisa – Reggiana 0-0, con i nerazzurri allenati da Aldo Agroppi. Fu veramente un delirio di entusiasmo e di tifo, con il gemellaggio con i tifosi granata”.
La prima gara dei nerazzurri che hai visto in assoluto?
“No, la prima sinceramente non me la ricordo, ma mi sono rimasti impressi dei particolari dello stadio di allora, quando c’era ancora la pista di atletica e la vecchia tribuna coperta con le colonne, poi la pubblicità con la bottiglia che girava intorno al campo, non c’erano i gradoni sotto la curva e la gradinata. Ricordo che quando Romeo veniva sotto la curva a salutare i tifosi era un delirio, ed anche quando buttava il sale in campo. Tenevamo la sciarpa fino al naso, c’erano i tamburi d i fumogeni. Era tutto un altro ambiente, molto diverso da ora”.
C’è qualche giocatore nerazzurro che ti è rimasto nel cuore?
“Sicuramente Berggreen insieme a Kieft, poi Mannini, un portiere che ha fatto la storia del Pisa. Ecco, secondo me sono questi i giocatori che hanno dato una maggiore spinta ai colori nerazzurri, in quell’epoca, e che hanno lasciato un segno dentro di me”.
Invece quali giocatori nerazzurri ti sono rimasti impressi nelle ultime stagioni?
“Ce ne sono un paio: Robert Gucher e Gaetano Masucci. Hanno dato una spinta importantissima al Pisa, che è assolutamente risorto con la cordata Ricci, Paletti, Corrado. Credo che Gucher e Masucci a livello di squadra abbiano dato l’imprinting decisivo per fare salire il Pisa in serie B”.
Qual è la trasferta più bella che ricordi?
“Premesso che sono state tutte belle, se ne devo ricordare una vado ai giorni nostri: è stata quella a Monza in questo campionato dove andammo sotto di un gol e poi vincemmo due a uno. Per quanto riguarda quelle passate, me ne ricordo una a Bologna in Serie A quando il Pisa vinse 1 a 0”.
Da qualche anno conduci con successo una trasmissione dal titolo “Noi siamo Nerazzurri” visibile su Facebook e sul canale YouTube 1909 Solo Pisa. Come è nata questa idea?
“È nata perché io, te Maurizio e Giovanni Manenti eravamo ospiti come opinionisti a Livorno negli studi di Telecentro2 della trasmissione” ‘Alè Nerazzurri’ condotta da Claudio Vannucci. Poi l’emittente livornese ha preso altre decisioni ed allora, io che avevo un canale, mi sono detto ‘proviamo’. Direi che è stato un successo e siamo cresciuti, a noi si è unito Matteo Nocchi. Direi che ci difendiamo bene, abbiamo come sponsor il negozio ‘IO TIFO PISA’ che offre dei gadget che vengono regalati a chi indovina dei quiz che facciamo, poi abbiamo il patrocinio di Pisanews. Una trasmissione nata dalle ceneri di quella di Telecentro2 e che ha voluto proseguire il percorso iniziato lì. Credo che piano piano stiamo facendoci strada. Siamo un canale libero, dove c’è il contraddittorio e spazio alle critiche, sempre costruttive per il bene del Pisa, sia chiaro…”.
Ti chiederei un giudizio sul campionato appena trascorso e sulla notizia di queste ultime ore riguardante mister Luca D’Angelo che non sarà più l’allenatore del Pisa. Cosa ci puoi dire?
“È stato un bel campionato, siamo stati campioni di inverno, sono contento, anche se pensavo di andare in serie A diretta, specie dopo gli acquisti di Torregrossa, Puscas e Benali. Per ciò che riguarda il mister certe scelte possono essere state opinabili, però a Frosinone e col Benevento ha messo in campo delle belle formazioni e con il Monza in finale ha fatto il possibile. Al di là del risultato la squadra ed il mister hanno dato il massimo. Peccato per la traversa di Puskas, potevamo essere noi in serie A. Alla fine abbiamo avuto una panchina corta, poi c’è stato l’infortunio di Caracciolo, la flessione di Tourè, Gucher che non c’era, Marsura sparito, quindi non si può dire che sia stata colpa del mister, anzi. Direi che D’Angelo non ha fatto assolutamente male”.
Continui ad avere fiducia nell’operato della società?
“Ho visto nell’ultima partita in tribuna un Knaster sbalordito nel vedere l’Arena piena. Ha visto che a Pisa c’è un gran pubblico e delle grandi possibilità. Non credo che abbia investito 40 milioni per nulla e son sicuro che vuol portare il Pisa in serie A, quindi piena fiducia in Knaster”.
Quali altre passioni ha Sandro Cacciamano oltre al calcio?
“Andavo un po’ in bicicletta in passato, ma ora, con l’età che avanza faccio solo un po’ di corsa, di running e basta”.
Terminato il lockdown stanno in città tornando le belle manifestazioni storiche del Giugno pisano, come la Luminara di San Ranieri, le regate ed il Gioco del Ponte. Come vedi questi appuntamenti?
“Per la nostra Pisa è sicuramente una bella cosa, perché sia la Luminara, il Gioco del Ponte, le regate sono valori aggiunti non solo per la città ma come attrazioni per coloro che vengono da fuori, quindi un beneficio per la città a livello nazionale e non solo”.
Della tua Pisa cosa ti piace di più?
“Negli ultimi tempi noto che da parte di questa giunta comunale sono stati fatti diversi lavori pubblici, hanno messo a posto diverse piazze. Sta diventando una città vivibile. Poi c’è piazza dei Cavalieri… Pisa è una città che offre davvero tanto a livello di arte e di cultura”.
Concluderei questa intervista con un motto che pronunci sempre alla fine di ogni puntata di “Noi siamo Nerazzurri”…
“Ricordate sempre “IL PISA RESTA E TUTTO IL RESTO PASSA!”.
Maurizio Ficeli
Foto in alto: Sandro Cacciamano (a destra) alla trasmissione “Noi siamo Nerazzurri” con Maurizio “Schiaccia” Ficeli, Giovanni Manenti e Matteo Nocchi