– Maurizio Ficeli –
C’era molta attesa per questa edizione del Gioco del Ponte, dopo due anni di stop per la pandemia. Purtroppo non è andata nel migliore dei modi per un’assurda polemica (con conseguente strascico) sui certificati medici di idoneità allo sport di alcuni combattenti, rilasciati da un ambulatorio privato ma non ritenuti validi. Polemiche aspre, con parole di fuoco da parte del comandante dei Delfini, Marco Falugi, che ha accusato senza mezzi termini l’amministrazione comunale di aver rovinato, con l’esclusione di Sant’Antonio, l’edizione 2022 del Gioco del Ponte.
In effetti l’esclusione di Sant’Antonio ha fatto slittare tutta la programmazione del Gioco, a cominciare dal corteo storico che ha avuto inizio con un’ora abbondante di ritardo e con la prima sfida sul ponte partita dopo le 22.
Una battaglia, la prima, che ha visto fronteggiarsi San Marco e San Francesco, durata 16 minuti e vinta dalla compagine australe, cosa che aveva fatto ben sperare la parte di Mezzogiorno. Ma nel secondo scontrola situazione è tornata in parità, con i Satiri che in soli due minuti e mezzo hanno avuto la meglio sui Leoni, riportando il punteggio in situazione di parità. San Martino battendo il Calci ha riportato avanti Mezzogiorno mentre nel successivo combattimento Santa Maria ha sconfitto fermando il punteggio sul 2-2.
In seguito gli animi si sono riscaldati non di poco. La parte di Tramontana fa salire sul ponte San Michele, che si avvicina al carrello e lo spinge fino a buttare giù la bandierina di Mezzogiorno senza che vi fosse l’avversario, Sant’Antonio, escluso per l’irregolarità di alcuni certificati medici. Il popolo australe non l’ha presa bene ed ha iniziato a urlare “buffoni” e “pagliacci” all’indirizzo degli organizzatori.
Il punto comunque è stato considerato valido e Tramontana si è portata così sul 2-3, vincendo poi con la squadra dei Mattaccini il confronto con i Delfini, regalando alla parte boreale la vittoria dell’edizione 2022 del Gioco del Ponte.
In piazza Garibaldi alla fine ci sono stati momenti di tensione fra alcuni componenti della squadra dei Mattaccini e del San Michele. Probabilmente qualcuno ha pensato bene di rinfacciare agli altri il fatto che la vittoria sia stata frutto solo del proprio sforzo: l’antitesi del gioco di squadra. Sono dovuti intervenire i carabinieri per placare un po’ gli animi. E meno male che questa era la parte vittoriosa, che in teoria avrebbe dovuto solo festeggiare. Non osiamo immaginare cosa sarebbe successo con una sconfitta.
Sui lungarni c’era una cornice di pubblico delle grandi occasioni, con striscioni, bandiere, cori, sfottò e fischi quando transitavano gli uomini della parte avversa. Bella l’idea del drone utilizzato per le riprese tv, buona l’illuminazione, purtroppo, per noi che facciamo informazione, mancava la voce di uno speaker che annunciasse i combattimenti, come c’era sempre stato in passato (o se c’era non si sentiva per niente). Giusto prenderne nota per la prossima edizione. Le nostre sono solo critiche costruttive affinché si possa porre rimedio a certe sbavature.
Per ultimo, una nota di colore ed immenso piacere: al termine della sfida sul ponte, abbiamo incontrato sui lungarni in compagnia della moglie Michela, il grande bomber Lamberto Piovanelli, tra l’altro fresco di presentazione del suo libro “Una vita all’attacco” svoltasi giorni fa nella splendida cornice del Giardino Scotto. Abbiamo colto l’occasione, oltre che di complimentarci con lui, anche di fargli gli auguri per il suo compleanno essendo nato il 26 giugno. Lamberto è ormai uno di noi, un pisano doc, e partecipa in toto alla vita della nostra amata Pisa.
Maurizio Ficeli