Al pisano Gianluca Poli la prima edizione della Viareggio-Bastia Viareggio-Trofeo Angelo Moratti. Portacolori con la sua barca del Club Nautico Versilia, Poli è anche socio dello Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa, oltre ad esserne stato tra i fondatori, e vede la sua barca sempre vincente in questo 2022.
Partecipare alla Viareggio-Bastia-Viareggio, che ricorda rombo di motori e scafi affilati che volano sul mare a velocità da Formula uno, è stata la sua ultima sfida. Oggi i tempi sono cambiati ed è nata l’idea di riproporre una regata offshore a vela e con maxi yacht, nel massimo rispetto dell’ambiente. L’amministrazione comunale di Viareggio e gli sponsor hanno sposato l’idea del Club Nautico Versilia e giovedì 14 luglio ha avuto il via la nuova Viareggio-Bastia-Viareggio sessant’anni dopo la prima gara offshore di Motonautica del 1962.
Sulla linea di partenza, infatti, oltre a MOMI 80 di Nicola Minardi de Michetti (timoniere) ed Angelomario Moratti, il maxi 100 Arca SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing team, il Grand Soleil 56 Paolisssima armato dai portacolori del CNV, i pisani Gianluca e Paola Poli, il Davidson70 Pendragon VI armato e timonato Nicola Paoleschi e il Perini di 37 metri Carlotta timonato da Davide Sani.
La partenza vede davanti a tutti Paolissima, con al timone Roberto Pardini che curerà anche la tattica in questa impegnativa regata. Per Paolissima, già alla boa di disimpegno è subito un inseguimento, è la barca più piccola e se la deve giocare sul tempo compensato: sarà una regata cercando di fare andare al massimo la barca, e così è stato. All’arrivo in Corsica i distacchi sono minimi, infatti, la bonaccia della sera ha rallentato i velocissimi maxi e al passaggio della boa di Bastia, alle due della notte, il distacco da Momi è minimo. Girata la boa la bonaccia rimane per alcune ore (alle otto del mattino la Giraglia è ancora ad un passo) e mentre i maxi fanno rotta verso Capraia, Roberto Pardini decide di percorrere la rotta più breve lasciando l’isola di Gorgona e la gasiera a destra. Scelta tattica confidando nel maestrale e nell’effetto “calasole”.
Scelta felice, ma combattuta, gli strumenti di bordo prevedevano un arrivo intorno a mezzanotte e tra l’equipaggio serpeggiava un po’ di scoramento. “Paolissima non si ritira”, con queste parole l’armatore Gianluca Poli mette a tacere qualsiasi idea di abbandono, “entrerà un bel maestrale e ci porterà all’arrivo”. Previsione precisa, gennaker sempre gonfio e a riva, equipaggio che si alterna con turni brevi alle manovre perché il sole a picco e il gran caldo fanno perdere rapidamente la necessaria lucidità. Passata la gasiera a circa 15 miglia dal traguardo si fanno i primi calcoli sul tempo compensato (quello che permette a tutte le imbarcazioni di correre ad armi pari): i tre maxi sono arrivati tra le 12.50 e le 13.20, con Arca che conquista la line honours davanti a Pendragon VI e Momi. Paolissima ha un margine di alcune ore che le consente di vincere la regata su tutti.
Sale l’adrenalina e con essa la tensione fino al traguardo che verrà tagliato alle 18.14, cinque ore dopo Momi, ma il distacco non basta a Momi per vincere: Paolissima trionfa sia nella classifica Irc che Orc mettendo in fila Momi, Pendragon VI e Arca. I velocissimi maxi non sono stati abbastanza veloci o la “piccola” Paolissima è stata molto brava? La festa del sabato sera conferma che Paolissima si è meritata la vittoria nelle due classifiche Irc e Orc. Premiazione che ha visto la consegna di numerosi riconoscimenti, tra i quali il Premio Fideuram per l’innovazione tecnologica nello sviluppo del progetto FlyingNikka andato a Roberto Lacorte, presidente dello Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa.
Andrea Bartelloni
L’equipaggio di Paolissima (Ita 18502)
Gianluca Poli, armatore e skipper
Roberto Pardini, tattico
Gianfranco Baldini
Andrea Bartelloni
Alessandro (Lupo grigio) Biancalano
Giovanni Bottai
Gianluca Dati
Alberto Falcini
Marzio Gusmaroli
Carlo Alberto Ludovici
Roberto Maffini
Giuseppe Mangia
Francesco Marcaccini
Lorenzo Poggi
Antonio Poggi