– Guido Martinelli –
Il Settembre Sangiulianese è un must del territorio pisano con le sue mille proposte di ogni tipo. Quest’anno il programma è ancora più ampio e tocca cultura, teatro, musica, libri, idee, sport, territorio. Comprende, infatti, una quarantina di proposte frutto dell’ingegno e della creatività del vasto e qualificato associazionismo del territorio, nonché anche alcune di livello nazionale offerte dall’associazione “The Thing”. Una di questi è stata il concerto di Nada svoltosi al Parco dedicato al noto poeta vernacolare Luciano Pratali in quel di Ghezzano, più precisamente in via Berchet, zona Praticelli.
Nada Malanima, nata nel paesino livornese di Gabbro, è una cantante universalmente conosciuta per le sue doti vocali che le hanno permesso, sin dalla più tenera età, di partecipare alle principali rassegne musicali importanti vincendo a Sanremo e in altri contesti di simil valore oltre ad incidere molti dischi. Soprattutto è rilevante il suo percorso artistico-musicale di gran livello che l’ha vista, da giovane e semplice interprete musicale, diventare cantautrice insieme ad alcuni nomi noti come Paolo Conte, Piero Ciampi. Senza tralasciare le successive tappe evolutive che l’hanno vista attrice in importanti spettacoli come “Opera dello sghignazzo” allestito da Dario Fo e altri, e ultimamente persino scrittrice con ben cinque libri al suo attivo.
In qualità di cantante è ormai una raffinata interprete che da circa quindici anni si diverte ad esibirsi solo con voce e chitarra con cui riesce a creare un’atmosfera unica e valorizzare le sue indubitabili doti canore. Per anni, fino al 2017, data della sua scomparsa, l’ha accompagnata in questo suo percorso il noto e apprezzato chitarrista Fausto Mesolella degli Avion Travel, che è stato sostituito da un altro straordinario virtuoso della chitarra, il giovane Andrea Mucciarelli.
Sul palco del Parco Pratali il Mucciarelli l’ha degnamente accompagnata in un excursus musicale partito dagli ultimi brani incisi, composti anche da lei, in cui ha dato voce al disagio e alle difficoltà del vivere femminile, per scendere ai suoi principali e lontani successi (“Ma che freddo fa”, “Amore disperato”), toccare la musica d’autore di Piero Ciampi a lei molto cara, e finire con altri suoi noti brani. Grande e bella voce dalle più diverse sfumature, semplicità, schiettezza, intensità, grande professionalità, ottima capacità empatica di condivisione di sensazioni e stati d’animo, hanno caratterizzato quest’ottimo concerto molto apprezzato dal pubblico assiepato sul prato buio e privo di arredamenti per le terga.
Per i prossimi giorni, fino al 9 ottobre, non resta che consultare il programma dove si possono rinvenire ottime proposte per chiunque.