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Un “misconosciuto” Verrocchio protagonista agli Uffizi

- Cultura
7 Dicembre 2022

–  Ilaria Clara Urciuoli

Stretto nella salda mano di san Zanobi il modellino di Firenze è l’antesignano meno kitsch delle attuali statuette fatte e vendute in serie nei baldacchini appostati accanto alle tante opere di rilievo mondiale di cui la Toscana è gloriosamente ricca. Lo stesso santo, già vescovo della città del Giglio, come un moderno turista lo porta in dono a una compita Madonna. Lei, tutta assorta nel suo ruolo di santa madre, sembra non accorgersi dell’omaggio che cattura
invece l’osservatore che nelle sale al primo piano degli Uffizi si avvicina oggi alla Pala Macinghi del Verrocchio e che in quel modellino riconosce, magnifica, la cupola del Brunelleschi sormontata dalla “palla” dorata, opera che lo stesso
maestro aveva da poco concluso ai tempi del dipinto.

Pala Macinghi e San Girolamo

In deposito esterno presso la chiesa di San Martino a Strada nel comune di Grassina dal 1926, la pala torna agli Uffizi protagonista dell’esposizione “Verrocchio e il suo mondo in un’opera misconosciuta: la pala Macinghi restaurata” visitabile fino al 19 febbraio prossimo. Accanto a questa un’altra opera del Verrocchio lungamente scrutata da sguardi studiosi e curiosi, il “San Girolamo”.

“Cominciata il 6 aprile e terminato il 15 luglio susseguente 1472”: così recita, rivelandoci la data di nascita del dipinto, un carbone reso pallido dal tempo sul retro dell’opera. A ridare nuovo vigore sono intervenuti i maestri dell’Opificio
delle Pietre Dure di Firenze che, avvalendosi di strumentazione diagnostica all’avanguardia e di una prestigiosa rete di collaborazione con i maggiori centri di ricerca nazionali e internazionali, hanno restaurato l’opera frutto dell’esecuzione di almeno tre pittori appartenenti a una delle botteghe più floride del ‘400 (bottega che tra gli altri ha visto impegnati Leonardo e Botticelli). Al termine della permanenza presso gli Uffizi la pala sarà a Perugia, ospitata nella grande mostra della Galleria Nazionale dell’Umbria dedicata al Perugino nel cinquecentenario della morte.

Ilaria Clara Urciuoli

San Giroloamo

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