– Maurizio Ficeli –
Il Pisa coglie un pareggio importante al “Luigi Ferraris ” bloccando la corsa di un Genoa secondo in classifica e con il vento in poppa. Una squadra, quella di mister Luca D’Angelo, che si è resa pericolosa con Tramoni e Morutan, tenendo botta in occasione dell’espulsione di Marin, rintuzzando la pressione dei rossoblù nel finale. E al triplice fischio finale esplode la festa sugli spalti dei numerosi e meravigliosi tifosi nerazzurri. A tal proposito parliamo subito di questa trasferta in grande stile a Marassi.
Fin dalla tarda mattinata il “Popolone nerazzurro” si è messo in viaggio verso il capoluogo ligure con ogni mezzo. Chi in treno, come la maggior parte dei ragazzi della Curva Nord, chi in macchina o in minivan, chi con i pullman dei club organizzati, stavolta ben 8, dei quali due del Centro Coordinamento di Liana Bandini, due del Club Autonomo di Marco e Sabrina Pavolettoni, due della Gradinata di Alessio Pellegrini, Daniele Paffi e Paolo Paparoni detto “Il Papa” e due del Kinzica Group di Claudia Gambini e Chiara Frassi.
La vicinanza con Genova, 165 Km, e le circa 2 ore al massimo di viaggio, hanno invogliato tanti a seguire la squadra in questa importantissima trasferta in uno stadio da serie A. I circa 2000 tagliandi del settore ospite, messi a disposizione con largo anticipo dal Genoa per i tifosi pisani, erano stati polverizzati in un solo giorno, tanto da “costringere” molti tifosi nerazzurri ad acquistare biglietti in altri settori, come la gradinata sud o la tribuna, in quanto la vendita era senza vincoli, non essendo richiesta la tessera del tifoso, perché la gara non era considerata a rischio. Infatti i gruppi della Nord, che avevano disertato Como per protesta contro la reintroduzione della tessera del tifoso, a Genova erano massicciamente presenti e il loro apporto di tifo caloroso e incessante si è sentito eccome. Se sommiamo quelli sparsi nei vari settori dello stadio, i pisani presenti al Ferraris erano circa 5000 se non oltre.
Nota curiosa: alcuni componenti della Nord pisana sono partiti addirittura un giorno prima per stare insieme agli ultras genoani in nome dell’antica amicizia e del rispetto fra i due gruppi che dura da moltissimi anni. Nel settore nerazzurro presenti, fra gli altri, anche i” Pisani al Nord” guidati da Francesco Fasulo, “inventore” durante la trasferta di Bolzano della famosa espressione “Popolone nerazzurro”, che ci piace ripetere in ogni occasione. Francesco è anche un esperto di degustazioni culinarie locali in ogni trasferta. Rispetto a Ferrara (e alla mitica salama da sugo) penso che stavolta si sia mantenuto un tantino più leggero con le gustose specialità marinare della cucina genovese.
All’arrivo al “Ferraris” diversi tifosi nerazzurri sono rimasti colpiti dalla presenza nel sottostante letto del fiume Bisagno in secca, di diversi cinghiali intenti a pascolare.
Ho trovato, inoltre, il tifosissimo Daniele Paffi e la brasiliana Silvia Regina Tavares, allegra e solare come sempre. Sempre presente Sandro Cacciamano, conduttore della trasmissione Noi siamo nerazzurri” (canale Youtube 1909 Solo Pisa), con la moglie Franca e l’avvocato Paolo Malasoma.
Tornando al tifo, bello il colpo d’occhio offerto dalla tifoseria genoana, una delle più calorose d’Italia per attaccamento ai propri colori. Tanto entusiasmo per un Genoa secondo in classifica che sta pregustando l’auspicato ritorno nella massima serie. Striscioni e bandieroni rossoblù al vento, con un ricordo per Vincenzo Spagnolo, il tifoso rossoblù assassinato in occasione di un Genoa-Milan a Marassi, partita che poi fu sospesa e a cui seguirono gravi incidenti.
I nostri tifosi nerazzurri non sono affatto da meno e creano un colpo d’occhio e un incitamento straordinario. Tifosi divisi fra laterale sud di tribuna coperta e gradinata sud, che si sono fatti sentire fin dall’inizio. Siamo una grande tifoseria e i ragazzi in campo hanno bisogno di tutti i gruppi del tifo dal primo all’ultimo, sempre e in ogni occasione. Prima del fischio di inizio i capitani delle due squadre hanno ricordato Gianluca Signorini, pisano doc ed idolo delle tue tifoserie, indossando una maglia con il nome dello stesso ed il numero 6 in memoria dello storico capitano di entrambe le compagini, scambiandosele poi in segno di amicizia fra gli applausi scroscianti di tutto lo stadio. È stato osservato anche un minuto di silenzio per la scomparsa dell’ex presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio. Pisa in tenuta gialla, i liguri con la tradizionale casacca rossoblù.
I nerazzurri si portano subito in avanti pressando il Genoa nella propria tre quarti difensiva. Un cross insidioso di Beruatto da sinistra mette in difficoltà la squadra di Gilardino. Il Pisa prova a scardinare la difesa rossoblù con Morutan ma la sfera finisce a lato. Da evidenziare un Morutan assai pimpante e, a fine primo tempo, un’azione insidiosa di Matteo Tramoni che non va a buon fine. Anche nella ripresa i nerazzurri partono a spron battuto tenendo bene il campo. Tramoni e Morutan ci provano con insistenza, mentre il Genoa si rende pericoloso con un tiro di Coda che termina a fil di palo. Il Pisa sblocca il risultato con Morutan servito da Tramoni, i tifosi nerazzurri esplodono di gioia, ma l’arbitro annulla per fuorigioco.
I nerazzurri rimangono in dieci al 68′ per l’espulsione di Marin (punita la reazione verbale dopo l’ammonizione dell’arbitro) e il Pisa a quel punto si trova in difficoltà, soffre ma riesce a tenere botta. All’85’ il Genoa va in gol con Bani, ma l’arbitro annulla anche stavolta, sempre per fuorigioco. Genoa che ci prova, pressando il Pisa. Un po’ di sofferenza, il pubblico nerazzurro però ci crede e dopo sei abbondanti minuti di recupero l’apoteosi con i giocatori che vanno a ricevere il meritato applauso dai numerosi tifosi nerazzurri.
(Video di Maurizio Ficeli)
Molto bello e per niente scontato il gesto di George Puscas che ha salutato con affetto i tifosi pisani. Saluti calorosi fra pisani e genoani, poi tutti nei pullman organizzati d in quelli urbani che portavano i tifosi alla stazione ferroviaria e nei parcheggi dove avevano lasciato le auto.
Alla squadra, a tutti i nostri ragazzi, a nome di tutta la tifoseria mi sento di dire grazie per questa giornata radiosa che ci avete regalato. Ed ora sotto con il Sudtirol, bisogna tornare a vincere anche per riscattarci dalla sconfitta subita all’andata.
(Video di Salvatore Ciotta)
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GENOA – Martinez; Dragusin, Vogliacco, Bani; Hefti (87′ Jagiello), Strootman, Frendrup (87′ Dragus), Criscito; Badelj (56’Gudmundsson); Puscas (66′ Aramu), Coda. A disp. Semper, Sturaro, Ilsanker, Agustin, Lipani, Yalcin, Boci, Galdames. Allenatore: Alberto Gilardino
PISA – Nicholas; Hermannson; Barba, Rus, Beruatto; Nagy, Tourè, Marin; Morutan (77′ De Vitis), Tramoni M. (66′ Gliozzi); Moreo (87′ Masucci). A disp. Livieri, Caracciolo, Canestrelli, Jurerskin, Mastinu, Esteves, Ionita, Calabresi, Tramoni L.. Allenatore: Luca D’Angelo.
Ammoniti: Bani (G), Hefti (G), Marin (P), Nicolas (P). Espulso Marin (P)
Arbitro: Manuel Volpi di Arezzo