– Andrea Cosimi –
A Genova evidenti segnali di ripresa dopo le due non esaltanti prestazioni contro Cittadella e Como. In un palcoscenico da serie A, dove le due tifoserie hanno potuto ammirarsi reciprocamente, il Pisa ha sfoderato una prestazione solida e attenta, oltre che autorevole.
Chissà come sarebbe finita se l’arbitro fosse stato meno permaloso con Marin, prendendo esempio da tanti suoi colleghi cui molto spesso capita di esser mandati a quel paese da qualche giocatore. Non è stato il caso del signor Volpi, subito pronto ad estrarre il rosso e a condannare i Neroazzurri ad un finale in difesa per l’inferiorità numerica, proprio mentre si intuivano segnali che la partita poteva anche essere vinta.
Il Genoa ha tentato di batterci, ma dietro, finalmente, la prestazione è stata impeccabile e di altissimo livello. Benissimo tutti in generale, con un Touré superlativo, autentico eroe della giornata, mentre in avanti va dato atto alla difesa rossoblù di aver ben limitato i nostri. Tante le emozioni provate nella giornata di ieri, dal tornare in massa a Marassi dopo tantissimi, troppi anni di assenza, al saluto di Puscas, un bellissimo gesto a fine partita niente affatto scontato.
Alla fine questo punto pesa tanto e può rappresentare una nuova svolta, da tesaurizzare subito contro la rivelazione Sud Tirol, sabato alle 14. Partita affatto da non sottovalutare, perché a questo punto la classifica è sempre più veritiera, ma può essere vinta.
Certo i punti di distacco che il Pisa ha dalla vetta sono troppi e si percepiscono come ingiusti, ma ci sono ancora sedici giornate per cercare di ottenere il miglior piazzamento possibile.
Per una volta fatemi chiudere parlando del nostro splendido Popolo che il settore ospiti non ha potuto contenere, tanto da debordare ampiamente in gradinata sud: il coro di noi cinquemila nei minuti di recupero mi ha fatto venire un groppo in gola, spero che Knaster, tra le tante valutazioni, ne faccia una, la principale, riportarci al più presto in serie A, perché una Piazza come la nostra lo merita veramente.
Andrea Cosimi
Foto in alto: Gabriele Masotti