– Maurizio Ficeli –
Il Pisa subisce un’altra sconfitta fra le mura amiche, la seconda consecutiva all’Arena dopo quella con il Cittadella. Peccato, avrebbe potuto essere l’occasione per rifarsi della sconfitta dell’andata ed invece il Sudtirol di Pierpaolo Bisoli ha avuto la meglio anche stavolta, confermandosi così “novella bestia nera” per i colori nerazzurri. La squadra di mister Luca D’Angelo va subito sotto con un gol di Belardinelli al minuto 11′ non riuscendo più a raddrizzare il risultato.
Una giornata davvero sfortunata, dove tutto è andato storto, compreso quel tiro su punizione di Rus deviato dal portiere Poluzzi, prima sul palo e poi sulla traversa, che ha fatto gridare al gol, ma dopo un controllo del Var la gara prosegue.Il dispiacere a caldo è tanto, ma bisogna trovare subito la forza di reagire. Del resto, il Pisa, dopo una sconfitta, ha sempre trovato la scossa giusta per fare grandi risultati, e lo farà anche stavolta, cominciando dalla prossima gara del “Granillo”.
Il Sudtirol è sicuramente una bella squadra e la posizione in classifica è strameritata, nessuno lo mette in dubbio, però il Pisa visto in campo era sicuramente sottotono rispetto alle potenzialità che ha dimostrato di avere in molte altre occasioni. Un Pisa comunque salutato con applausi, incitamenti ed incoraggiamenti anche a fine gara da parte del meraviglioso pubblico pisano che ha riempito e colorato l’Arena.
Dopo la giornata radiosa di Genova dove il “Popolone nerazzurro” aveva invaso il “Luigi Ferraris”, un’altra presenza importante di pubblico si è registrata fra le mura amiche: 7.323 spettatori paganti, con solo una cinquantina di tifosi da Bolzano (francamente un po’ pochi per una squadra quarta in classifica). Una gara nella quale alla squadra nerazzurra era richiesto un riscatto dopo la sconfitta subita in terra altoatesina all’andata. Ma c’era anche il timore di qualche “scherzetto” in agguato, tipo Cittadella. Ed è proprio quello che è successo.
Inizia la gara e il Pisa prova subito a farsi avanti con un tiro dal limite di Morutan che però termina alto. Al minuto 11′ la doccia fredda: il Sudtirol si porta avanti con Belardinelli che, su cross di Casiraghi, anticipa tutti mettendo alle spalle di Nicolas. Per i nerazzurri la strada si fa in salita. Ma il tifo pisano non si arrende, capisce la difficoltà ed aumenta i decibel e l’intensità del sostegno al team di mister D’Angelo. A metà primo tempo la curva tira fuori lo striscione “GUCHER, PISA TI RINGRAZIA”, in segno di riconoscenza nei confronti dell’ex capitano nerazzurro, da poco approdato al Pordenone, in questi 5 anni di militanza in nerazzurro, il tutto salutato dagli applausi del pubblico pisano.
I nerazzurri provano a reagire cercando il gol del pari, ma gli altoatesini reggono bene. Fra un coro e l’altro, viene esibito uno striscione in ricordo di Ornella, una tifosa della Curva scomparsa qualche anno fa. Il primo tempo termina con i nerazzurri sotto di un gol, ma il pubblico accompagna la squadra che fa rientro negli spogliatoi con cori di caloroso incitamento. Inizia la ripresa, la Curva esibisce uno striscione contro le ultime restrizioni per i tifosi dopo gli incidenti di Badia al Pino fra romanisti e napoletani: “DIVERSO PROGETTO, STESSA REPRESSIONE, NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO”.
Al 50′ fa il suo ingresso in campo il nuovo acquisto Mario Gargiulo, che prova ad insidiare la porta avversaria con un tiro di sinistro che però finisce alto. Pisa vicino al pareggio qualche minuto dopo, con un tiro su punizione di Rus, che Poluzzi devia prima sul palo e poi sulla traversa. L’Arena grida al gol, ma dopo un controllo del Var l’arbitro fa proseguire. Il Pisa prova il forcing, prima con Gargiulo con un tiro d’angolo, ma la sfera finisce alta, poi con un tiro di Mastinu deviato in corner, e ancora con una punizione di Morutan. Ma niente da fare, non è giornata, il Sudtirol bissa il successo dell’andata ed al Pisa non resta che leccarsi le ferite.
Non vi nego che, a fine partita, avevo una “ghigna” come se mi fosse morto qualcuno. Ho salutato con piacere gli ex nerazzurri Filippo Berra e Nicholas Siega, peraltro applauditi anche dal pubblico nerazzurro, a cui a fine gara ho detto: “Vi voglio bene ragazzi, anche se oggi mi avete dato un grande dispiacere!”. D’altronde, giustamente, ognuno deve fare il proprio dovere per la squadra in cui gioca, ci mancherebbe.
Ho avuto modo di conoscere il nuovo acquisto Mario Gargiulo, disponibile e solare, da buon napoletano. L’amarezza c’era a fine gara, comprensibilissima, perché perdere non fa mai piacere, ma al tempo stesso vi è anche la consapevolezza che possiamo reagire alla grande, come abbiamo dimostrato di saper fare in altri momenti difficili. Sicuramente in settimana andrà fatta un’ analisi di ciò che non è andato per il verso giusto e da lì ripartire di slancio. Bene ha fatto la Nord a salutare i ragazzi a fine partita, esibendo una coreografica muraglia di sciarpe, incitando i ragazzi e dando loro la giusta carica per affrontare la prossima difficile gara di Reggio Calabria. Il Pisa di oggi è un leone ferito, ma mai domo, ed a Reggio Calabria lo dimostrerà.
Maurizio Ficeli
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PISA – Nicolas; Esteves, Barba, Rus, Beruatto (83’ Tramoni L.), De Vitis (50’ M. Tramoni) Nagy (73’ Mastinu) Tourè (50’ Gargiulo) Morutan; Gliozzi, Moreo (70’ Masucci) A disp. Guadagno, Livieri, Caracciolo, Hermannsson, Zuelli, Sussi, Calabresi. Allenatore: Luca D’Angelo
SUDTIROL – Poluzzi; Cerri, Masiello, Zaro, De Col; Casiraghi (88’ Vinetot) Belardinelli, Siega (63’ Carretta), Tait; Rover (62’ Larrivey), Odogwo (74’ Eklu). (88’ Fiordilino). A disp. Minelli, Dregan, Berra, Cissè, Pompetti, Giorgini, Schiavone. Allenatore: Pierpaolo Bisoli
Marcatori: : 11’ Belardinelli (S)
Arbitro: Marco Piccinini (Forlì)
Ammoniti: Siega (S), Larrivey (S), Carretta (S), Rus (P), Gliozzi (P), Poluzzi (S), Mastinu (P). Belardinelli (S)
Foto in alto: Gabriele Masotti
La Curva Nord mai doma