Il ciclismo è un grande, faticoso e fascinoso sport che per decenni ha avvinto le masse con le prodezze dei suoi campioni. Ora non ha più l’appeal di un tempo ma rimane sempre una pratica sportiva e uno spettacolo belli da ammirare e con un forte seguito.
La stagione agonistica è agli inizi ma incombono grandi appuntamenti come le grandi classiche del Nord Europa e la ”nostra” gloriosa Milano-Sanremo, per cui occorre che i pedalatori si preparino adeguatamente, soprattutto per l’impegno nostrano di metà mese.
Nel nostro paese, per questo, dal 1966, è stata predisposta la breve corsa a tappe dei due mari, la Tirreno-Adriatico, che imita la contemporanea francese Parigi-Nizza. La corsa si disputa da lunedì 6 a domenica 12 per un totale di 1.171,5, con una media di 167,4 a tappa e presenta un dislivello totale di 13.800 metri. Quest’anno è dedicata alla memoria di Davide Rebellin, grande e longevo campione recentemente scomparso in modo tragico.
Ne parliamo qui su L’Arno.it perché alcune tappe verranno, come sempre, ospitate in terra toscana. La prima si è svolta oggi, lunedì 6 marzo, a cronometro, in un circuito di soli 11,5 Km sul lungomare di Lido di Camaiore. Il maltempo tipico di questo marzo, come sempre mattarello che guarda il sole e prepara l’ombrello, ci ha tenuti lontani dal lungomare versiliese e costretti al divano.
Comodamente assiso ho potuto così assistere alla solita fatica immane dei questi campioni, oggi aggravata dalla pioggia caduta a tratti in modo vigoroso, con tanto di grandine, che purtroppo ha tenute lontane le folle di appassionati che dalle nostre parti seguono da sempre con attenzione e partecipazione le due ruote che filano sull’asfalto.
Per fortuna, poiché il tifo è patriottismo, ho potuto ammirare la forza e la dinamicità di Filippo Ganna (del team Ineos), l’unico, attuale, vero campione italico della bici, e quasi solitario erede dei nostri grandissimi interpreti del bel tempo che fu, anche se purtroppo solo in queste prove a cronometro, trionfare alla grande andando ad una media di 55,348 Km/h. Ha sopravanzato di 28” il secondo classificato, Leonard Kamna (Ger, Bora); terzo si è classificato Magnus Sheffield (Usa, Ineos) a 31”; quarto è arrivato Michael Hepburn (Aus, team Joyco AlUla) a 33”, davanti a Brandon McNulty (Usa, Uea team Emirates) a 34”.
A onor del vero va sottolineato che il nostro campione del mondo e olimpionico su pista e su strada nelle corse contro il tempo, è stato favorito anche dalle condizioni atmosferiche, dato che la sua prova si è svolta al termine delle grandinata e sotto un improvvido solicchio.
Il nostro Filippo, soprannominato dagli amici top gun per le sue gambe che mulinano a velocità portentosa, ha quindi indossato la maglia azzurra, simbolo del comando, per difenderla da domani, martedì 7 marzo, nel corso della seconda tappa che si snoderà per 210 chilometri interamente in terra etrusca, portando i ciclisti da Camaiore al lungomare di Follonica. Buone pedalate a tutti!
Guido Martinelli
Foto: Comune di Camaiore (il sindaco Marcello Pierucci), Facebook