72 views 11 min 0 Commenti

Pisa, nuovo rientro a casa con le pive nel sacco

- Sport
1 Maggio 2023

Maurizio Ficeli

Il Pisa inanella la terza sconfitta consecutiva. Dopo aver perso a  Terni ed in casa con il Bari, i nerazzurri cadono ancora una volta al “Del Duca” contro l’Ascoli per 2 a 1, con le reti di Mendes e di Davide Marsura, ex di turno. Il gol di Tano Masucci pareva poter riaprire la partita, ma ormai era troppo tardi. Peccato perché nel  primo tempo  la squadra non era andata male ed aveva tenuto  bene il campo.

Purtroppo per noi tifosi di fede nerazzurra il Del Duca si conferma ancora una volta un terreno ostico per i nostri colori. La nostra squadra con questa sconfitta viene raggiunta proprio dai marchigiani e dalla Reggina a quota 46. Un Pisa anche stavolta sostenuto dal tifo dei suoi eccezionali supporters. I primi a partire alla volta delle Marche sono stati quelli del Centro Coordinamento guidati da Liana Bandini, che avevano organizzato una gita di tre giorni (foto)  con visite a Tolentino e Macerata, per poi fermarsi a cena a San Benedetto del Tronto, proseguendo il giorno dopo per  Ascoli, Offida e Fermo, prima di recarsi, il 1 maggio, allo stadio del “Duca” per la partita. Il club Autonomo di Marco e Sabrina Pavolettoni ed il “Kinzica Group” di Claudia Gambini e Chiara Frassi sono partiti nella prima mattinata di lunedì, sciroppandosi tutto di un colpo 394 km e circa 4 ore e mezzo di viaggio che dividono Pisa dal capoluogo piceno, passando per l’Umbria ed il Colfiorito.

Il Centro di Coordinamento ad Offida (Ascoli Piceno)

Presenti ancora una volta, dopo le trasferte di Cosenza e Terni, il gruppo dei “Pisani a Roma” capeggiati da Chicca Gheri, che hanno raggiunto Ascoli Piceno dalla capitale con mezzi propri, guardando la gara accanto al presidente Giuseppe Corrado (foto).

Giuseppe Corrado ad Ascoli

Da sottolineare, con grande soddisfazione, la presenza dei calorosi gruppi della Nord, in quanto la trasferta non richiedeva l’esibizione della tessera del tifoso, malgrado fra le tifoserie di Pisa ed Ascoli non corrano buoni rapporti per motivi di schieramento politico. Dai dati ufficiali i tagliandi acquistati dai supporters nerazzurri per il settore loro riservato sono stati 379 (su un totale complessivo di 7.554 spettatori paganti), cosa non da poco vista la distanza geografica di questa trasferta, tenendo anche conto del fatto che la squadra veniva  da due sconfitte consecutive,

In questa trasferta ci soffermiamo su alcuni personaggi del tifo nerazzurro: uno è Luca Ambrogetti, pisano doc di via La Nunziatina (foto), ora residente a Bientina, ex ultras appartenente ai Rangers, gruppo di cui facevo parte anche io, essendo stato uno dei fondatori nel lontano 1979.

Luca Ambrogetti

Abbiamo fatto un po’ di amarcord ricordando una trasferta fatta a Lucca, ai tempi di Romeo, finita uno ad uno, in una giornata di pioggia, dove noi pisani occupavamo metà stadio e ci furono anche degli “stiocchi” con i lucchesi. Poi una trasferta turbolenta fatta in treno a La Spezia a metà anni settanta, quella dove sbagliò il rigore Luperini. Che tempi, ed eravamo anche più giovani. Noi ultras di quel tempo abbiamo sicuramente fatto la storia della Curva Nord, dando un buon input alle generazioni odierne.

Un altro tifosissimo presente in questa trasferta marchigiana è Andrea Maltagliati (foto), che ha un banco di panini e hot dog in piazza dei Miracoli. Quando fallimmo nel 1994 anche lui si dette molto da fare, insieme al sottoscritto e ad Aureliano “Vocina” Nardini per far ripartire il calcio a Pisa.

Andrea Maltagliati

Presero inizialmente in mano la società un gruppo di tifosi, in veste dirigenziale, fra cui Fabrizio Nencini, Annarita Tognocchi e Gabriele Petrini, a quali subentrò poi Piero Vettori, che veniva, udite udite, da Firenze. Avevamo la sede in un appartamento di via Battelli, le maglie dei giocatori le andavamo a lavare in una lavanderia a gettoni a fianco della chiesa di San Francesco, ed i giocatori si allenavano sulle dune a Tirrenia con il compianto Franco Meciani, in quanto il Campo Arno a Putignano era sotto sequestro per il fallimento della società. Poi in seguito la società fu acquistata da Gerbi e Posarelli.

Concludiamo la carrellata dei personaggi di questa trasferta con Sandro Gambicorti (foto), il cui cognome “tradisce” una inequivocabile origine pisana doc. Viene da Chianni, ridente paesino della nostra provincia e segue i nerazzurri dal 1974 quando era un bimbetto e suo padre lo portava allo stadio. Da allora non ha mai smesso ed è presente sia in casa che in trasferta come appunto, questa ad Ascoli Piceno.

Sandro Gambicorti di Chianni (Pisa)

Bello il colpo d’occhio creato dai tifosi pisani al “Del Duca”, in una giornata piovosa. A inizio gara i supporter nerazzurri esibiscono uno striscione con la scritta “LOTTARE” per caricare la squadra. Distanza, pioggia o sconfitte, i nostri tifosi sono meravigliosi, non li ferma nessuno. Hanno incitato la squadra senza curarsi più di tanto degli sfottò dei tifosi di casa, replicando ogni tanto, diciamo così, in “caso di necessità”.

Ma veniamo alla partita. Come ho accennato all’inizio la squadra di mister Luca D’Angelo non parte male. Purtroppo tutto cambia nella ripresa quando Pedro Mendes riesce a conquistare una punizione sulla tre quarti, che viene calciata da Caligara, con palla deviata dallo stesso Mendes, che si insacca nell’angolo alla sinistra di Nicolas per il vantaggio ascolano :1-0. Reagisce il Pisa con Morutan, ma il tiro finisce alto sopra la traversa. Ascoli che poi trova il 2-0 con l’ex Marsura che di piatto infila Nicolas per il 2-0 ad un quarto d’ora dalla fine. Poi Gaetano Masucci al minuto 81 ‘ segna Il gol dell’ uno a due ridando fiato alle speranze nerazzurre con una azione di cross da sinistra di Gargiulo, su cui Gliozzi tocca di testa e Masucci trova una semirovesciata che si insacca alla sinistra dell’estremo difensore ascolano. Purtroppo, ormai, è troppo tardi, e per il nostro amato Pisa è una sconfitta che non fa altro che peggiorare questa crisi di risultati. A fine gara la squadra si è portata sotto la curva dei tifosi pisani, mentre quelli ascolani andavano avanti con gli sfottò urlando “come Livorno, voi siete come Livorno!” ed altri epiteti che francamente faranno anche parte del gioco ma fanno girare gli zebedei, specialmente quando si subisce una sconfitta.

Maurizio Ficeli ad Ascoli

Per carità, è vero che il Pisa aveva sei giocatori assenti, però tre sconfitte consecutive sono un po’ troppe e fanno preoccupare tutti noi che amiamo i colori nerazzurri. È vero che, dopo le prime partite del campionato, eravamo ultimi stecchiti e da quando è tornato mister D’Angelo abbiamo fatto una rimonta a dir poco favolosa, però frequentando le zone alte della classifica è normale che “l’appetito vien mangiando” e i tifosi giustamente sognano. Ora c’è un altro rientro mesto verso casa con la coda fra le gambe. Lo so, è difficile, ma non dobbiamo arrenderci, nella prossima gara con il Frosinone in casa, abbiamo il dovere di interrompere questa emorragia di risultati, cercando di finire in bellezza questa “regular season”. Proviamoci, tutti insieme.

Maurizio Ficeli 

ASCOLI
– Leali, Adjapong, Botteghin, Simic, Giordano, Collocolo, Buchel (63′ Giovane), Caligara (80′ Proia), Mendes (80′ Eramo), Forte (63′ Marsura), Dionisi (58′ Gondo). A disp. Guarna, Donati, Quaranta, Bellusci, Falasco, Gnahorè, Lungoyi. Allenatore: Roberto Breda
PISA – Nicolas, Hermannsson, Rus, Barba, Calabresi (66′ Esteves), Mastinu, Marin (85′ Tramoni L.), Beruatto (66′ Gliozzi), Morutan, M. Tramoni (78′ Gargiulo), Moreo (78′ Masucci). A disp. Livieri, Vukovic, Sussi, Trdan, Tourè, Zuelli. Allenatore: Luca D’Angelo
Marcatori: 53′ Pedro Mendes (A), 74′ Marsura (A), 81′ Masucci (P)
Ammoniti: Beruatto (P), Buchel (A), Marin (P), Tramoni M. (P), Botteghin (A), Morutan (P), Marsura (A)
Arbitro: Rosario Abisso (Palermo)

Il mesto ritorno verso Pisa, da Ascoli a Perugia procede spedito. Poi, giunti vicino al capoluogo umbro, purtroppo il traffico si ferma a causa di un incidente. Mentre siamo incolonnati vediamo passare i vigili del fuoco, un’ambulanza e la polizia stradale. La speranza è che non ci siano vittime.

Condividi la notizia:
Articoli pubblicati: 150

Collaboratore

Lascia un commento