Siamo andati a conoscere le proposte di Alexandre Dei, candidato a sindaco di Pisa per la lista Patto Civico 2023.
Ci parli un po’ di lei…
“Ho 27 anni, sono laureato in relazioni internazionali all’università di Pisa e laureato magistrale all’università di Bologna in Forecasting, Innovation and Change. Inoltre seguo un master di secondo livello in rappresentanza di interessi a La Sapienza di Roma. Attualmente sono Service Specialist in AON, mi occupo di welfare aziendale”.
Da quanto si interessa di politica?
“Da sempre, anche grazie all’attivismo di mia madre, ma non ho mai preso tessere di partito”.
Mi può dire le tre urgenze che andrebbero affrontate secondo lei?
“La prima urgenza è quella abitativa: ci sono 173 case sfitte di proprietà del Comune e servono 2,5 milioni per recuperarle, noi metteremmo subito in campo questa somma dai 15 milioni di avanzo in bilancio. In secondo luogo si deve riportare la cittadinanza a partecipare all’amministrazione, quindi ripristineremmo subito la partecipazione attiva tramite i comitati di quartiere. Terza, la questione sicurezza, innanzitutto da affrontare con la prevenzione, agendo sui disagi sociali e garantendo ai cittadini una vita dignitosa. Solo così si può prevenire la rabbia sociale e il disagio che minano la sicurezza cittadina”.
Perché i pisani dovrebbero votare per lei e la sua parte politica?
“La nostra lista non è appoggiata da nessun partito, siamo gli unici civici veri. Nessuno ci imporrà cosa fare da Roma e questo secondo noi è la cosa che più ci contraddistingue, un altro dato di fatto è che noi, a differenza di questa amministrazione e le altre, abbiamo veramente a cuore le esigenze delle persone. Il sindaco Conti si è dimenticato dei cittadini e si è arroccato all’interno di Palazzo Gambacorti”.
Lei si sente di destra, centro, sinistra… e perché?
“La nostra lista è composita da diverse persone di diverse fedi politiche, noi vogliamo il bene dei cittadini e a livello locale, crediamo che una lista civica può farlo più di ogni altro partito. Per quanto riguarda me, ho sempre avuto a cuore le questioni sociali, quindi sicuramente non leghista”.
Come vorrebbe che fosse Pisa tra dieci anni?
“La città che vedo tra dieci anni è più coesa e unita, una comunità che lotta l’uno per l’altro grazie agli spazi concessi dal Comune dove poter esprimere le proprie idee e le proprie qualità. In secondo luogo, sicuramente una città che garantisce il diritto alla casa e i diritti di uguaglianza sostanziale a tutti. Ma anche una città che dia servizi diversificati entro 15 minuti dal cittadino, tutelando i pedoni e riducendo il trasporto su gomma”.
Se vuole può lanciare un appello agli elettori… dica pure…
“Per anni i partiti politici e le amministrazioni che si sono susseguite si sono riempiti la bocca con false promesse. Hanno distrutto la fiducia dei cittadini, relegando tanti di essi a vivere come persone di serie B. Noi vogliamo garantire i diritti essenziali a tutti, lottare contro le ingiustizie e contro i disagi sociali, anche guardando all’innovazione della città. Sicuramente con noi troverete spazio per l’interazione e tutto sarà deciso insieme ai cittadini Pisani. Per questo vi dico che chi vota patto civico vota se stesso”.