Prosegue il nostro giro tra i candidati alle elezioni comunali di Pisa. Stavolta abbiamo incontrato Cristina Calcagno, candidata nella “Pesciatini per Pisa”, che sostiene il sindaco Michele Conti.
Laureata in lettere e filosofia all’Università di Pisa 110/110, Cristina Calcagno è cattolica prima di tutto per tradizione familiare (suo zio è stato direttore di alcuni istituti Salesiani in Sicilia) poi per convinzione. Diploma post laurea Istituto Superiore di Scienze Religiose di Pisa, è sposata. Da più di 20 anni è amministratore unico di Archimedia Communication Srl, agenzia di comunicazione a 360 gradi, dal cartaceo al multimediale, comprese le muove tecnologie (realtà virtuale, aumentata, ologrammi etc).
Come si è avvicinata alla politica?
“Non mi sono mai occupata di politica ma da cittadina consapevole ho sempre valutato con attenzione l’operato di chi ci governa, a prescindere dall’appartenenza partitica. A Pisa negli ultimi venti anni prima di questa amministrazione (mi riferisco ai due mandati di Fontanelli più i due di Filippeschi) in nome di ‘esperimenti politici’ e logiche di partito la città è sprofondata in un degrado a poco dire imbarazzante che ha portato tutti i cittadini a vergognarsi di vivere a Pisa, svendere le case in molti quartieri degradati per andare fuori Pisa e sprofondare alla rassegnazione in una politica repulsiva e lontana dalle esigenze dei cittadini, fatta solo di promesse mai mantenute”.
Che giudizio dà, invece, della giunta uscente, guidata dal sindaco Michele Conti?
“I pisani, se amano ancora la propria città (molti non andranno a votare perché scioccati dalla violenza psicologica fatta in tanti anni, anche perché davanti all’evidenza dei fatti non credono che si possa cambiare veramente) dovrebbero votare per la riconferma dell’amministrazione Conti, perché, incredibile ma vero, ci ha dimostrato con i fatti che la buona politica esiste e che, liberi da impedimenti di ideologie e di partito, si può pensare a fare solo il bene della città. Votare le liste civiche darà al nuovo sindaco ancora più libertà, nel caso in cui le richieste dei partiti non dovessero coincidere con il meglio per la città”.
Lei si ritiene di centro, destra, sinistra… perché?
“La mia visione politica è di centro destra ma devo dirle alle elezioni comunali ho sempre guardato all’operato degli amministratori, perché la politica locale è fatta prima di tutto di persone”
Cosa di dovrebbe fare, mi dice le urgenze per la città?
“Ora arriveranno i fondi del PNRR e quindi abbiamo l’occasione di cambiare veramente la nostra città che vorrei pulita, libera dall’abusivismo, con un turismo che ovviamente non si può limitare solo al farsi la foto mentre si regge la torre pendente (turismo mordi e fuggi), con i cittadini che si devono riappropriare di tutti gli spazi pubblici ad oggi in degrado e quindi, spesso, in mano allo spaccio. La sicurezza passa solo attraverso il riappropriarsi del territorio da parte dei cittadini”.
Se vuole può rivolgere un appello ai cittadini… dica pure..
“Andate a votare e votate per chi ha a cuore la città e non il proprio partito e/o ideologia e/o il proprio interesse personale (da sindaco a onorevole etc etc).