– Giuseppe Capuano –
Mentre sto scrivendo si stanno consumando gli ultimi minuti del Salone del Libro di Torino a cui ho partecipato, nei tre giorni finali, insieme al mio amico di avventure “giornalistiche” Guido. Una full immersion totale, stancante ma corroborante per la mente. Naturalmente ho seguito le mie passioni, perciò vi racconterò principalmente di fumetti e graphic novel di autori toscani, lasciando a Guido la più impegnativa letteratura. Ovviamente si tratta di fumetti legati in qualche modo alla testualità, se non proprio alla letteratura vera e propria.
Partirò da quest’ultima giornata, dedicata principalmente alla visita delle scuole. Il primo incontro è stato con Alessandro Perugini, in arte Pera Toons, noto cartoonist web, aretino, che gioca con le parole come nessun altro. La sala pertanto era piena di bambini festanti che sono stati catturati dai suoi brevi video pieni di creature colorate e parlanti (il doppiaggio è sempre opera dell’autore). Immagini istantanee e battute folgoranti. Qualche esempio? Un armadio che di dice: ho avuto un’ikea. Un pronto/sauro con il cell all’orecchio. I bambini erano entusiasti, le risate dettavano i tempi della presentazione.
Pera spiegava loro, in piena empatia con i bambini, come costruisce i suoi disegni parlanti: storpiando le parole, accostandole tramite il suono (geco/cieco), usando i luoghi comuni (un fagiolo che dice all’altro: capiti a fagiolo), le associazioni, le storpiature linguistiche (l’oca inglese non fa qua qua, bensì here here) e altre tecniche varie. Al termine della presentazione decine di mani alzate per le domande, tutte pertinenti, tutte dettate da vera curiosità, più per il personaggio che per le sue produzioni.
Qualche esempio? “Perché hai scelto il soprannome Pera?”. Risposta: “Mi chiamo Perugini, ho accorciato in Pera perché “fruttasse”!”. “Fai tutto da solo?”. “No, ho degli aiutanti, specialmente quando faccio i video”.
L’autore ha poi invitato gli alunni a provare a comporre giochi di parole, perché “le freddure sono intelligenti”, e ha annunciato che a Ottobre uscirà il suo settimo libro dal titolo “Fatti una risata”. Intanto continuerà a produrre, specialmente su youtube e instagram.
Al termine ho chiesto a una maestra dell’IC Ezio Bosso di Torino, presente con i suoi eccitatissimi alunni di quarta, se usasse i prodotti di Pera per le sue attività linguistiche e la risposta è stata che ci sta lavorando, ma ha affermato che gli alunni che già conoscono l’autore si scambiano regolarmente le battute. La conferma che ciò che è fatto bene e con
intelligenza piace sia ai grandi che ai piccoli.
Ciò mi consente di fare una precisazione. So bene che il target dei lettori del nostro giornale non è quello dell’infanzia e dell’adolescenza, ma credo anche che questo autore possa “riunire” genitori e figli in un’attività di condivisione di brevi ma salutari risate. Insomma, fatevi una risata insieme ai vostri figli qualche volta!
Giuseppe Capuano