– Andrea Cosimi –
Che il mercato neroazzurro questa estate fosse complesso era dato di fatto messo in preventivo. La Società fino ad ora si è mossa in modo oculato e mirato, partendo dalla primaria esigenza di “dimagrire” sensibilmente l’organico, visti i troppi giocatori ereditati dalla passata stagione, con l’obiettivo finale, quando si arriverà al primo settembre, di avere massimo diciotto over in rosa.
La necessità sopra detta si intreccia con quella di allestire una squadra in grado di assimilare rapidamente il “credo” di Mister Aquilani e di essere competitiva in uno scenario cadetto nel quale, ancora una volta, il livello delle avversarie sarà di nuovo più alto.
Perché è questo il punto di partenza, nessuna delle venti squadre può cullarsi sulle chiacchiere e sui sogni di gloria perché tutte possono rischiare di ritornare nell’inferno, in tutti i sensi, della serie C, ed in questo senso ribadisco che il primo obiettivo è mantenere tassativamente la categoria.
Occorre dunque massima umiltà, zero presunzione, sistematica e preventiva capacità di analisi e lettura delle situazioni, con una visione che tuteli la stabilità da tutti gli scenari avversi possibili futuri.
Riguardo alla passata stagione forse qualche critica costruttiva in più e qualche applauso in meno avrebbe contribuito ad un epilogo migliore, ma ormai è passato remoto, facciamone tesoro e pensiamo al presente. Al momento in cui scriviamo è pacifico che la squadra debba essere completata.
In difesa potrebbe essere opportuno l’arrivo di un ulteriore difensore centrale da offrire in alternativa a Caracciolo, il cui attaccamento alla maglia e la cui professionalità non sono in discussione, ma certo gli infortuni e l’età lasciano temere una relativa continuità in campionato.
Sulle fasce siamo ben messi, mentre in mezzo occorrono decisamente over dai piedi “educati”, in questo senso in primis sarebbe auspicabile che Pisa e Monza trovassero l’accordo definitivo per Valoti prima che questi si accasi presso un’altra società di B.
Continua invece il “mistero” Barberis, perché a questo punto di tempo ne è passato in abbondanza e in ogni caso il giocatore ha saltato tutta la preparazione, e sarebbe veramente giunto il momento di prendere una decisione. In attacco, se si parla di punte centrali, alla fine si vocifera che potrebbe anche rimanere Gliozzi: il giocatore ha trascorso l’estate alle prese con un infortunio, se rimanesse dovrà garantire integrità e… reti.
Sì, perché uno dei problemi che stanno emergendo é proprio quello della difficoltà ad andare in rete. Mister Aquilani è un innovatore, il suo gioco prevede piedi raffinati in tutte le zone del campo, mai palle buttate via e un assoluto finalizzatore in mezzo all’area, un po’ come lo é stato Di Stefano nella primavera della Fiorentina. I validissimi Masucci, Moreo e Torregrossa saranno sicuramente utili alla causa neroazzurra, ma nessuno di loro ha “nelle corde” una tale propensione realizzativa da garantire quel sufficiente numero di reti per stare tranquilli.
Eh già, perché se é vero che le squadre forti innanzi tutto si costruiscono da una grande difesa, é altrettanto vero che bisogna segnare, e né a Como né a Frosinone, pur avendo apprezzato una qualità del gioco notevole ed estremamente interessante, si è avuta la percezione di una squadra in grado di perforare con facilità le difese avversarie.
Per carità, è calcio d’estate, non fa testo fino in fondo, ricordiamoci la nostra disfatta in precampionato con il Brescia dell’anno scorso per poi vedere come é andata a finire (anche se i lombardi “rischiano” di essere ripescati).
Ecco, la bravura della Società dovrà essere quella di mettere a disposizione di Aquilani prima possibile un gruppo definitivo, mentre quella del Mister, al debutto nel calcio che conta e sul quale tutti noi riponiamo fiducia ed aspettative, dovrà essere quella di non ostinarsi in certe convinzioni ove i giocatori a disposizione non fossero tutti in grado di incarnare ed interpretare le sue idee tattiche.
Il tempo ormai stringe, venerdì 25 si debutta a Marassi, e occorrerà mettersi subito l’abito da sera, la B non aspetta e punisce chi indugia.
Può nascere un Pisa in grado di essere protagonista, ma diversi importanti tasselli di esperienza mancano ancora, perché non basta un valido undici, occorre anche una panchina all’altezza. Ma a chi si lamenta consiglio di apprezzare il fatto che siamo i una delle tre realtà toscane rimaste, tutto il resto è nelle serie minori da anni e non riesce ad uscirne. Godiamocela questa serie B, e teniamocela strettissima
Andrea Cosimi
Foto: Pisa Sporting Club (Facebook)