– Luca Schieppati –
Quando si sceglie un lotto di cavalli tutti più o meno competitivi, o per lo meno con gruppi di cavalli allo stesso livello, ne esce un palio combattuto. Spero che i Capitani la capiscano. Quando la sorte ci si mette e fa in modo che le rivali siano vicine, alla mossa, poi, succede di tutto.
Abbiamo anche visto cosa succede a Tittia se non sceglie il cavallo migliore del lotto… Dato per favorito dalla stampa, perché… è Tittia, nel bene e nel male, parte con una mossa gestita bene da posizione superfavorevole (dice lui alla rincorsa quando entrare, è Tittia… infatti parte prima: è sicuro) con mossiere che sceglie di ignorare (può) la posizione di Tartuca-Chiocciola-Bruco, considerandoli “a posto” (può, ripeto). Ma a San Martino non tiene e impatta contro le protezioni.
Oh, i barberi migliori…. erano Zio Frac (Oca, Carlo Sanna “Brigante”), che ha vinto, poi Anda e Bola (Pantera, Johnatan Bartoletti “Scompiglio”) che è andato a dominare ma è rovinosamente caduto da solo, pure lui a San Martino, poi Viso d’Angelo (Aquila, Valter Pusceddu).
Ecco, Pusceddu. Ha fatto la cosa che sa far meglio: menare le mani. Bravo, Pusceddu è bravo, va detto. Non è il più forte, ma è bravo. Aveva un cavallo, sulla carta, per giocarsela, ma ha scelto di provare (invano) a fermare l’Oca: avrà capito che il barbero non era in forma, non quanto Zio Frac o Anda e Bola, almeno.
Da squalifica, anche Giosuè “Carburo” Carboni (Tabacco-Salicotto), che ha fatto palesemente quel che gli è stato richiesto: cercare di fermare la rivale. Anche se in modo meno brutale. E’ normale, si fa, ma si deve anche prendere la squalifica. Fa parte del gioco.
Se non siete convinti del perché, Regolamento per il Palio, Art.84 comma 3. Non si può nerbare avversari prima di aver passato il bandierino, dopo la mossa. Eh.
Si badi che non critico la scelta di infrangere il regolamento, si può scegliere di farlo… nel Palio, si può. Critico che si pretenda di non pagarne il fio. E il finale, da favola. I cavalli sono intelligenti: Zio Frac si è ricordato chi lo ha infastidito al canape, e, seppure scosso, ha chiuso con decisione Tabacco. Carburo è volato e l’Oca ha vinto, purgando la rivale. Per me, potrete capirmi, il massimo del godimento, dato che non si correva.
Mi spiace per la Pantera, perdere così fa male. Come San Bernardino a Legnano quest’anno… Ai biancorossi si è staccato un ferro, chissà che è successo a Scompiglio oggi… Sembra lo stesso film…
Ma adesso è il tempo di cantare…
Paperone, Paperone
di te siam le ardite schiere,
sempre in alto le bandiere,
sempre in alto il nostro amor”.
Quest’anno anche con la voce di Gianna Nannini, fiera contradaiola dell’Oca.
Luca Schieppati