– Andrea Cosimi –
Sabato prossimo, alle ore 14, all’Arena arriva il Cittadella, nostro “incubo” perenne. Società nata “solo” nel 1973, ha già disputato ben diciassette volte la Serie B. E dal 2002 ad oggi per il Pisa è quasi sempre stato arduo, come scalare una ripida montagna, uscire indenni nel doppio confronto con i veneti. Per ben tredici volte infatti siamo stati sconfitti, e in moltissimi casi sonoramente o nell’ambito di partite “sfortunate” con la direzione arbitrale.
Non c’è memoria né traccia, infatti, che una delle nostre poche vittorie (appena sei) contro di loro sia stata frutto di errori arbitrali o sia avvenuta in scioltezza come invece, al contrario, è quasi sempre accaduto per i granata nei nostri confronti.
Ottavo con tredici punti, nove reti segnate e undici subite, il Cittadella è ben allenato da Edoardo Gorini: è squadra che corre dall’inizio alla fine ed anche oltre, presente in tutte le zone del campo, mai doma. Una lunga serie di giocatori ai più sconosciuti ma che formano un gruppo quasi inossidabile.
Tanto per citarne alcuni il difensore Lorenzo Carissoni, un gol all’attivo e il cartellino facile (tre gialli), i centrocampisti Amatucci, Branca e Pavan (un gol cadauno) e gli attaccanti, tutti che sanno far male e tra i quali spicca il talentuoso classe 2003 Claudio Cassano. Non c’è che dire, a conferma che per vincere non conta il grande seguito di pubblico e non contano i tanti soldi, il Cittadella è Società che sa fare calcio, lo dimostrano i fatti ed i numeri.
Ma contro il Pisa è molto spesso stata troppo fortunata. Proviamo ad invertire questa infausta tradizione spingendo tutti insieme i Neroazzurri alla vittoria. Perché da questo doppio confronto interno (martedì 24 alle 18.30 arriverà il Lecco) bisognerà tirar fuori più punti possibile per uscire dalla melma dei bassifondi della classifica.
Questa B è pericolosa quando non ci si cala da subito nella mentalità di dover correre più dell’avversario. E quando incautamente si snobba il problema “Salvezza”
Andrea Cosimi
Foto: Gabriele Masotti