Due azioni due reti, fine, tutto qui il Catanzaro rivelazione. La squadra di Vivarini ha avuto l’unico grande merito di aver saputo sfruttare al cento per cento le due sole amnesie difensive dei Neroazzurri, per tutto il resto della partita si è limitata a difendersi, letteralmente schiacciata nella propria metà campo dai ragazzi di Aquilani che alla fine, statistiche alla mano, hanno tirato in porta ben otto volte contro le sole due dei calabresi.
No, non si sono proprio visti gli attuali dodici punti di differenza in classifica. Purtroppo il Pisa ancora una volta esce fortemente penalizzato dai propri limiti ormai consolidati ed innegabili nella fase difensiva; provate solo a immaginare se questi errori di posizionamento non ci fossero stati né ieri né in tutto il campionato. Invece, proprio per causa di questa irrisolta patologia, in parte dovuta ad un mercato incompleto ed in parte ad un modo di stare in campo voluto dal Mister, ci siamo spesso ritrovati a dover rimediare partite ampiamente compromesse, e solo quando non c’era più niente da perdere la squadra ha ancora una volta dato dimostrazione che, se si libera dal dover minuziosamente applicare il credo tattico sul quale sta lavorando da inizio campionato, riesce finalmente ad essere più verticale, più veemente e più incisiva.
Per quanto non decisiva ai fini del risultato sicuramente insufficiente la direzione arbitrale, che è apparsa “impercettibilmente” sbilanciata a favore degli ospiti, suscitando le proteste di buona parte dell’Arena. Degna di menzione invece la lodevole iniziativa della Curva Nord, molto applaudita, contro la guerra e con una raccolta fondi a favore dei bimbi palestinesi (foto sotto).
I pochi tifosi giallorossi arrivati a Pisa, peraltro colorati ma molto poco rumorosi, possono essere contenti di aver portato via un punto immeritato, ma certo se questo Catanzaro pensa alla A qualunque altra squadra di quelle che si piazzeranno dal terzo all’ottavo posto è legittimata a fare altrettanto.
Già, i playoff, ora se ne può ragionare, fino a qualche settimana fa non aveva senso parlarne ed era solo esercizio dialetticamente “muscolare”, visto che abbiamo trascorso l’intero campionato a ridosso della zona playout: è stato di estremo buon senso e realismo porsi l’obiettivo della Salvezza, adesso raggiunto. Per cui é finalmente arrivato il momento di divertirsi e provarci, a partire da Cremona, il primo maggio alle 12.30: la settima e l’ottava piazza ce la giocheremo dunque con Brescia, Sampdoria, Cittadella e Sudtirol, cinque squadre per due posti.
Viviamo quindi con grande serenità questo finale di campionato la cui stagione regolare sarà conclusa tra appena due settimane.
Andrea Cosimi