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Schiaccia a briglia sciolta – Torrone amaro per i nerazzurri (grazie anche ad una punizione inesistente)

- Sport
1 Maggio 2024

Maurizio Ficeli

Il Pisa cade allo “Zini” per 2 a 1 a causa di una punizione assai dubbia, per non dire inesistente, decretata nel finale dall’arbitro Volpi di Arezzo a favore della squadra di casa. Del tiro si è incaricato Massimo Coda, che con un tiro magistrale ha insaccato in rete mettendo la palla nell’angolino alto alla destra dell’incolpevole Nicolas. Peccato, perché i nerazzurri non avrebbero meritato assolutamente di perdere. Padroni di casa avanti al 12′ con Ciofani su penalty assegnato dal direttore di gara aretino per un fallo, rilevato dal Var, per un contatto fra Calabresi e Bonaiuto. A inizio ripresa si è visto un altro Pisa, molto più reattivo, che si è reso subito insidioso con il subentrato Arena per poi trovare il pari con D’Alessandro. Pisa che ha avuto anche qualche occasione per ribaltare il risultato giocando meglio ma non riuscendo a finalizzare il buon momento. Poi quella punizione dubbia che ha condannato i neroazzurri ad una sconfitta ingiusta. Pazienza, “tirèmm inànz”, anche se perdere così fa girare “dimorto i orbelli”. Finché c’è qualche residua speranza di agganciare i playoff dobbiamo tentare il tutto e per tutto, dando il massimo in queste ultime due gare.

SCHIACCIA A BRIGLIA SCIOLTA

NICOLAS – Buona prova specie in un paio di uscite con i piedi e qualcuna anche di testa, capitola solo sul rigore e su quel tiro su punizione di Coda nel finale.

CALABRESI -Purtroppo si fa anticipare da Buonaiuto nell’occasione dell’azione da rigore assegnata dall’arbitro dopo aver consultato il Var. Peccato, perché è un giocatore che stimo e mette sempre grande impegno. Una giornata storta ci sta, forza Arturo! BARBIERI (dal 46′) – Gara sufficiente anche se sul 2 a 1 Quagliata ha la meglio su di lui.

CARACCIOLO – Il “Comandante” si conferma ancora una volta. Buonissima la sua prestazione fatta di esperienza e di interventi puntuali in tackle.

CANESTRELLI – Qualche difficoltà nell’uno contro uno. Partita sufficiente la sua. La punizione addebitatagli assegnata agli avversari era molto dubbia.

BERUATTO – Una gara di contenimento, cede all’avversario nella fase finale di gara.

ESTEVES – Una buona prestazione quella del portoghese, riesce a smistare bene alcuni palloni  BONFANTI (88′) – Non giudicabile

MARIN – Va vicino al gol del pareggio con un colpo di testa nel primo tempo. Per il resto una buona prestazione.

D’ALESSANDRO – Assolutamente il migliore, mette a segno il gol del momentaneo pareggio e crea scompiglio in area avversaria. TRAMONI MATTEO (dal 65) – Tanto impegno, peccato per una ripartenza sprecata in cui si allunga troppo la palla.

VALOTI – Una buona gara, il suo apporto al servizio della squadra è assolutamente una garanzia. TOURÉ (dall’80’) – Non giudicabile.

MLAKAR – Giornata negativa la sua, non pervenuto in campo. ARENA (dal 46′) – Insieme a D’Alessandro sicuramente il migliore, entra nella ripresa e va subito vicino al gol oltre a rendersi insidioso per gli avversari.

MOREO – Una partita di assoluto impegno, lottando molto e recuperando palloni importanti.

ALL. ALBERTO AQUILANI – Ha messo in campo una squadra che ha lottato, specie nella ripresa, ma non è stato sufficiente ad evitare una sconfitta immeritata. Ora mancano due partite, bisogna dare il tutto per tutto, della serie “o la va o la spacca”. Forza Mister!

L’ARBITRO MANUEL VOLPI – Giudizio negativo per quella punizione dubbia che ha condannato il Pisa alla sconfitta nel finale. Poco dopo la fine della gara l’arbitro aretino ha comunicato le proprie dimissioni dall’Aia (la federazione dei fischietti italiani), lasciando a pochi turni dalla fine del campionato. “Ricordatevi tutti – si legge in un passaggio del suo saluto, pubblicato sul proprio profilo Instagram – che noi siamo sempre più dispiaciuti di voi quando sbagliamo perché il nostro unico scopo è quello di dare il miglior servizio al calcio”. Forse se si fosse dimesso una settimana fa il Pisa non avrebbe subito questa clamorosa ingiustizia. Anzi, mi verrebbe da dire, le dimissioni arrivate proprio ora sanno quasi di presa di…

TIFOSI – Trasferta molto partecipata quella dei tifosi nerazzurri che hanno raggiunto numerosi la città del Torrazzo. Di certo agevolati dalla distanza non eccessiva di 220 km, con circa 2 ore e mezzo di viaggio, anche se l’orario delle 12.30 non era comodo; ma ormai lo sappiamo, i tempi li decidono le tv . Numerose le auto al seguito oltre ai pullman del Club Autonomo Nerazzurro di Marco e Sabrina Pavolettoni, del Centro Coordinamento di Liana Bandini, del Kinzica Group di Claudia Gambini e Chiara Frassi (qui la foto del gruppo) e della Gradinata di Alessio Pellegrini.

Il Kinzica Group in viaggio verso Cremona

Da sottolineare la presenza del gruppo San Romano, Ponsacco, i Pisani a Roma e i Pisani al Nord, oltre ai gruppi della Curva Nord che hanno fatto un tifo eccezionale.

Di certo la festività del Primo maggio e l’assenza delle restrizioni imposte dalla tessera del tifoso hanno favorito una presenza massiccia da parte della tifoseria pisana, in primis i gruppi della Nord. Alla chiusura della prevendita i pisani hanno acquistato 1.384 biglietti dei 5.323 venduti. Bello il colpo d’occhio creato dai supporter giunti dalla città della Torre Pendente nel settore loro assegnato, con colorati striscioni e bandieroni sventolanti, oltre ai continui cori di incitamento, il tutto nel pieno rispetto fra le due tifoserie che sono amiche da anni. Al gol del pari di D’Alessandro è esplosa la tifoseria nerazzurra, che ha letteralmente sovrastato il tifo locale.

Peccato per la sconfitta, che lascia molto amareggiati ma non certo domi. I tifosi nerazzurri sono pronti ad affollare domenica prossima l’Arena per spingere la squadra a battere il Sudtirol .

IL PERSONAGGIO – Prima della gara in tribuna ho avuto il piacere di incontrare Antonio Obbedio (qui sotto in foto con il sottoscritto), ex centrocampista nerazzurro, ora direttore sportivo dell’Albinoleffe. È venuto a vedere la partita del Pisa con la Cremonese. Obbedio è rimasto nel cuore dei tifosi nerazzurri che lo ricordano sempre con stima e affetto ed è sempre un piacere incontrarlo.

Maurizio Ficeli

Antonio Obbedio con Maurizio Ficeli

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