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Schiaccia a briglia sciolta – Un grazie infinito al nostro grande Tano Masucci

- Sport
6 Maggio 2024

Maurizio Ficeli –

Finisce in parità con il risultato di 2-2 l’ultima gara casalinga che ha visto i nerazzurri di mister Alberto Aquilani opposti al Sudtirol. Sfumate, purtroppo, le ultime residue speranze di acciuffare un posto utile per disputare i playoff. Ormai non c’è più nulla da fare e bisogna subito programmare la prossima stagione. Peccato sia finita così, perché sono convinto che un posto nei playoff lo avremmo meritato, rispetto ad altre squadre. Purtroppo ormai è andata così, anche se bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno, siamo salvi e ci aspetta un’altra bella stagione di Serie B. Riguardo alla partita col Sudtirol, è stata piena di colpi si scena, con i nerazzurri che hanno sbloccato il risultato verso la fine del primo tempo con lo “Squalo “Bonfanti. Il secondo tempo inizia con gli altoatesini che hanno raggiunto il pareggio con Molina, e poi sono andati addirittura in vantaggio con un rigore calciato da Odogwu. Ma il Pisa non si è dato per vinto ed ha acciuffato il pareggio con Stefano Moreo, subentrato pochi secondi prima. Alla fine grandi applausi per Gaetano (Tano) Masucci nel giorno del suo addio al pubblico pisano e al calcio giocato. Ci farebbe un enorme piacere se potesse ottenere un posto importante ai vertici della società nerazzurra. Se lo meriterebbe ampiamente.

 

SCHIACCIA A BRIGLIA SCIOLTA

NICOLAS – Buona la sua prestazione. Assolutamente incolpevole sulle due reti, di cui una su rigore.

CALABRESI – Riesce ad aver la meglio sul diretto avversario oltre a spingersi verso l’area del Sudtirol.

CARACCIOLO – Grande conferma da parte del “Comandante” che battaglia con quella verve che gli è propria dando sempre  sicurezza ai compagni di reparto.

CANESTRELLI – Una gara che lo vede determinato nell’anticipare gli avversari, anche se in occasione del gol di Molina non riesce ad aver la meglio su lui.

BARBIERI – Purtroppo un suo errore determina il rigore poi messo a segno dal Sudtirol. Peccato, perché per il resto non aveva fatto male.

MARIN – Tanto impegno a centrocampo, anche se molti duelli imbastiti con gli avversari non finiscono per il meglio.

VALOTI – Una prova di impegno e sacrificio a servizio dei compagni, come sempre non si risparmia. TOURÉ (dal 71′)-Non giudicabile.

D’ALESSANDRO – Prova ad inserirsi negli spazi alla ricerca della giocata decisiva. Non ci riesce appieno, ma l’impegno e la determinazione è tanta. TRAMONI LISANDRU (dal 72′) – Non giudicabile.

ARENA – Un’altra buona prestazione da parte del funambolo di Marina di Ragusa, che riesce a superare diverse volte gli avversari destabilizzandoli. MASUCCI (dal 78′) – Non giudicabile, ma grande e commossa è stata l’ovazione tributatagli dal pubblico pisano quando è entrato in campo per l’ultimo spezzone di partita giocata fra le mura amiche.

TRAMONI MATTEO – Su corner mette lo zampino sul primo gol nerazzurro, oltre ad avere un paio di occasioni per segnare. MOREO (dal 71′) – Bello il gol di testa che regala il pari ai nerazzurri. Sono contento per lui, io in Moreo ho sempre creduto e sottolineo che anche quando non segnava si è sempre reso utile alla squadra. Bravo Stefano!

BONFANTI – il mitico “Squalo” è un attaccante che va in profondità e fa male. Suo il gol che sblocca il risultato a favore dei nerazzurri. TORREGROSSA (dal 90′) – Non giudicabile.

ALL.  ALBERTO AQUILANI – La squadra messa in campo ha sbloccato il risultato nel finale del primo tempo facendo pregustare un successo, col rischio poi di capitolare nella ripresa. Non abbiamo raggiunto per un pelo i playoff, è vero, ma il Pisa ha finito in bellezza riconfermandosi in cadetteria alla grande. Non è poco per un tecnico agli esordi in una categoria per nulla facile.

GLI EX PISA NEL SUDTIROL

Due gli ex nerazzurri che giocano con la maglia del Sudtirol.

CAGNANO – Trova difficoltà al cospetto del pubblico dell’Arena, inoltre un suo rinvio giunge sulla testa di Moreo che segna il gol del 2 a 2.
CISCO – Crea un’insidia con un suo tiro che, per nostra fortuna non va a buon fine.

PUBBLICO – Grande come sempre, anche stavolta la Curva Nord e gli altri settori dell’Arena hanno dato un altro vero spettacolo di tifo. 7637 gli spettatori presenti in uno stadio vestito a festa con bandieroni e cori incessanti. Nella Sud una trentina di eroici tifosi giunti da Bolzano, con cui ci sono rapporti di rispetto. Ognuno ha fatto il tifo per la propria squadra, anche se gli ospiti non si sono mai sentiti, sovrastati dalla superiorità numerica e corale della tifoseria nerazzurra. Molti gli striscioni esibiti dai gruppi della Nord. Il primo era un messaggio per “tutti” e recitava: “Avete tutti il tempo di lavorare per una Curva a capienza popolare, meritiamo uno stadio all’altezza dei sogni che abbiamo”. A seguire un altro striscione con il pensiero agli scontri di via San Frediano del 24 Febbraio scorso tra studenti manifestanti e polizia: “24/02/2024 Una città unita, una città che si ribella, ancora una volta Pisa non si piega”. Allo striscione dedicato a Masucci dedichiamo un capitolo a parte.

IL TRIBUTO FINALE A MASUCCI

Il finale di partita è stato a dir poco commovente. A parte il boato da parte di tutto il Popolone nerazzurro quando lo speaker ha annunciato l’ingresso in campo del mitico Tano Masucci, quando c’è stato il triplice fischio finale la Curva Nord lo ha chiamato a gran voce insieme a tutta la squadra intonando il coro “Noi vogliamo 11 Masucci“, ed esibendo lo striscione che recitava: “Un esempio per tutti… Gaetano Masucci“. Il tutto fra gli scroscianti applausi del pubblico che si è intrattenuto a lungo per tributare a Tano tutto l’affetto e la gratitudine che questo grande uomo si è meritato. Al centro del campo a fine gara Masucci ha letto un messaggio commovente rivolto a tutti: alla presidenza, allo staff, ai compagni di squadra, ai tifosi, alla moglie Livia Colucci, ai figli, ai parenti ed amici presenti in gran forze, che qui di seguito pubblichiamo.

“Non piangere perché è finita ma sorridi perché è successo”. Ho letto questa frase in questi giorni e credo che calzi a pennello per descrivere il mio momento. È da un po’ di tempo che durante le mie giornate mi viene da piangere pensando a questo giorno: un mix di emozioni forti, che non saprei nemmeno descrivere, si sono insinuate dentro di me. Ma poi penso: “Io che piango?!” Noooo. Uno come me che tutti i giorni cerca di strappare e regalare sorrisi? Non ci crederebbe nessuno, non sarei io e non sarebbe neanche giusto! Quindi mi guardo indietro, riavvolgo il nastro e dico: perché dovrei piangere? Cosa è successo in questi anni? Ma soprattutto chi l’avrebbe mai detto? Chi lo avrebbe mai detto che all’età di 32 anni, quando qualcuno mi dava già per finito, avrei avuto la fortuna di vivere questi sette anni e mezzo pieni di emozioni con questa intensità, di sicuro la parentesi più bella della mia carriera, della mia vita! Chi lo avrebbe mai detto che mi sarebbe successo tutto questo dopo un inizio coinciso con una retrocessione? Chi lo avrebbe mai detto che avrei avuto la fortuna di ricevere così tanto amore da un popolo intero? Un amore ETERNO direi. Secondo me nessuno! Quando ho scelto Pisa addirittura qualcuno mi consigliava di non venire, ma io sentivo un trasporto troppo forte verso quella scelta… che poi è stata la più azzeccata della mia vita! Quindi colgo questa occasione per ringraziarvi nel modo migliore: ve l’avrò detto già tante volte, ma ve lo ripeterò ancora… all’ infinito: GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE. Non so se riuscirò mai a ricambiare tutto quello che mi avete dato, un amore incondizionato come quello che una mamma dona al proprio figlio. Finisco questo percorso sereno, soddisfatto e con la consapevolezza di aver dato sempre tutto me stesso dentro e fuori dal campo, nell’ultimo anno anche di più, donandomi completamente, quasi annullando del tutto il mio Ego. Ma l’ho fatto volentieri perché mi ritengo un uomo fortunato circondato da Amore. A questo punto vorrei dire GRAZIE a tutti! Perché oltre ad avere avuto la fortuna di avere sempre al mio fianco voi, il Popolo Pisano, ho avuto la fortuna di vivere appieno, ogni santissimo giorno il MIO spogliatoio: Quella che chiamo la mia CASA SACRA (praticamente ci ho vissuto in questi anni, andavo solo a dormire a casa, per la felicità dei magazzinieri e di mia moglie…) e che sarà sicuramente una delle cose che più mi mancherà e dove ho avuto la fortuna di condividere tante emozioni: vittorie esaltanti e brucianti sconfitte con gruppi di ragazzi fantastici, alcuni dei quali sono orgoglioso di chiamare AMICI, Ho avuto la fortuna di conoscere e apprezzare tutte le persone che lavorano intorno alla squadra e per la squadra: persone con cui si è creato un legame forte e a cui voglio un mondo di bene. Ho avuto la fortuna di avere alle spalle una Società che mi ha voluto fortemente e mi ha fatto sempre sentire stimato e apprezzato Ho avuto la fortuna di lavorare con staff tecnici che hanno sempre riposto in me la loro fiducia E ho avuto la fortuna di avere tanti amici e familiari che mi sono sempre stati vicino, la fortuna di aver avuto dei genitori e un fratello maggiore che mi hanno indicato la strada insegnandomi l’educazione, il rispetto e la passione per le cose che faccio, dei suoceri onnipresenti che mi hanno sempre seguito e aiutato, e per ultimo ma non di sicuro per importanza la fortuna di avere una moglie e due figli spettacolari che mi hanno sempre supportato e sopportato (Purtroppo a casa non sono sempre la mia miglior versione) che mi amano e che io amo alla follia! E allora come faccio a non ridere? Quindi sorrido perché è successo! Sorridi Gaetano! Anzi “Tano”, come mi chiamate voi. Sorridi “Tano”!! Grazie a tutti e Forza Pisa per Sempre!”.

Sono rimasto commosso alla lettura di questo discorso toccante da parte del grande Tano e a fine gara l’ho voluto aspettare, ringraziare ed abbracciare (foto sotto), così come tanta è stata la gente di fede nerazzurra, dai grandi fino ai piccini, che lo ha voluto omaggiare e ringraziare del contributo determinante dato in tutti questi anni ai successi dei nostri amati colori nerazzurri. Auspichiamo che rimanga fra noi con un altro ruolo, perché la figura di Tano è troppo importante, oltre che per le competenze calcistiche anche come “collante” fra la società e la tifoseria nerazzurra. Mitico Tano, uno di noi! Mi permetto di proporre al Comune di Pisa il conferimento della cittadinanza onoraria pisana e, alle associazioni che se ne occupano, l’onorificenza di “Guerriero pisano“. Chi può meritarlo più di lui?

Maurizio Ficeli

Gaetano Masucci e Maurizio Ficeli

Ovazione finale a Gaetano Masucci (video di Andrea Bertolini detto “il Bertola”)

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