Il parchetto dei santi Cosma e Damiano, un’oasi di serenità e cultura nel centro di Pisa

In ogni città rivestono un ruolo importante i punti di ristoro e quiete in mezzo al traffico e alla frenesia degli scambi commerciali e sociali. A Pisa, da un po’ di tempo ne esiste uno molto interessante in Via S. Antonio 11, a due passi dalla Chiesa della Spina e dal Ponte Solferino. Mi riferisco al Parco Santi Cosma e Damiano, sorto sulle ceneri dell’antica chiesa intitolata ai santi e spazzata via dal secondo conflitto bellico mondiale. Si tratta di un piccolo giardino romantico con verdi papiri, cipressi, banani, rose, melograni, e piante aromatiche come rosmarino e lavanda.

Al centro c’è una fontana col pellicano realizzata dagli scultori messicani Francisco Guevara e Juan Manuel Canseco e da Dietrich Goertz.

Sul lato nord si trovano messaggi dipinti su mattonelle insieme a illustrazioni colorate in cui si ricordano i diritti individuali all’amore, al gioco, alla giustizia, alla socialità e altro.

Ci sono spazi anche per una piccola biblioteca e un tavolino da ping-pong molto frequentato dai ragazzi

Colpiti da questa interessante scoperta, mentre giravamo per il parco ci siamo imbattuti in uno dei volontari gestori che abbiamo fermato per saperne qualcosa in più. Si chiama Ivan.

Ivan D’Urso

Allora, si presenti…
“Mi chiamo Ivan D’Urso, quarantadue anni, progettista meccanico e designer presso un’azienda che fa progettazione di macchinari per il taglio del marmo”.

Il suo ruolo in questo parchetto?
“Sono un volontario, in tutto saremo una decina, che tengono il parco ben sistemato, ci prendiamo cura delle piante e dell’ambiente in generale, e organizziamo pure degli eventi per far star bene e far socializzare le persone nel verde”.

Lei proviene da qualche altra associazione di volontariato?
”Facevo volontariato con persone disabili poi, piano piano, mi sono spostato verso questo tipo di volontariato senza abbandonare del tutto il mondo della disabilità. Non sono membro di alcuna associazione e faccio volontariato free lance, a trecentosessanta gradi, mettendo insieme le associazioni e predisponendo progetti congiuntamente con loro”.

Quale associazione collabora con voi nella gestione del parchetto?
“L’associazione Controluce che fa volontariato penitenziario”.

Questo parchetto da quanto è attivo?
“Dai primi anni duemila, noi lo abbiamo preso in carico prima attraverso il dottor Guarino circa una decina di anni fa. Poi sono arrivato io e insieme a lui abbiamo realizzato questo servizio di volontariato, successivamente è arrivata l’associazione Controluce che da qualche anno ha una convenzione col Comune per operare qui”.

Voi cosa organizzate?
”Eventi di differente tipologia: letture per bambini o non vedenti, teatrini di marionette per bambini, presentazioni di libri, conferenze di scienza. Abbiamo anche realizzato alcuni ‘pranzi col libro’, momenti in cui le persone vengono per scambiarsi i libri in momenti conviviali”.

Questo parchetto quando è aperto?
Tutti i giorni tranne alcuni festivi. L’orario di apertura varia a seconda delle stagioni ed è affisso fuori dal parco”.

Programmi per il futuro?
“Abbiamo altre presentazioni di libri, probabilmente attività coi bambini, pranzi col libro, e tante altre iniziative in divenire. Per avere informazioni più dettagliate sugli eventi si può consultare su Facebook l’account  “Piccolo parco urbano SS Cosma e Damiano”.

Mentre ero li mi sono imbattuto in un interessante momento culturale denominato “Urban readings” consistente in due incontri letterari per accogliere l’estate in città. Si trattava del secondo incontro, dopo il primo con la scrittrice Genny Sollazzi, in cui il poeta Emilio Murolo e le poetesse Cristina Lastri e Isabella Moretti hanno presentato le loro opere, servendosi anche dell’ottima lettrice Erles Modafferi, di fronte a un pubblico attento.

Da sx: Isabella Moretti,Cristina Lastri, Emilio Murolo

Erles Modafferi

Un parchetto da considerare, frequentare, valorizzare.

Guido Martinelli

 

Foto di Guido Martinelli e Facebook

 

 

 

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