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Tramontana vs Mezzogiorno: l’eterna lotta pisana del Gioco del Ponte

Il giugno pisano è arrivato con tutte le sue mirabolanti sorprese, e dopo i festeggiamenti per il Santo Patrono stiamo filando belli diritti verso il finale ed esaltante atto conclusivo: il Gioco del Ponte. L’ennesimo, secolare, scontro al vertice tra Tramontana e Mezzogiorno, le due parti della città divise dal fiume Arno che anche la sera del prossimo 29 giugno scorrerà immobile e inconsapevole sotto le volte dell’iconico Ponte di Mezzo pisano mentre si svolgerà la consueta sfida all’’ultima spinta sul solito, incolpevole, carrello. In attesa dell’epica sfida che, come sempre, infiammerà i pisani riempendoli d’orgoglio per questa festa dove alla fine della tenzone risulterà vincitrice ancora una volta la nostra città, abbiamo pensato di scambiare alcune impressioni con i generali degli eterni contendenti giusto per iniziare a tastare il terreno che tra poco diventerà incandescente.

Generali, presentatevi

T – “Sono Matteo Baldassari, Generale di Tramontana, a novembre compirò trentanove anni, di professione sono impiegato pubblico”.

M – “Sono Sergio Mantuano, Generale di Mezzogiorno, ho quarantatrè anni e sono un impiegato pubblico”.

Da quanti anni militate nel Gioco del Ponte?

T – “Io, da ventisei anni quest’anno”.

M – “Io, da vent’anni circa”.

Da quanto tempo è Generale della parte?

T – “Dal duemiladiciotto”.

M – “Dall’anno scorso”.

In questo periodo quante volte avete vinto?

T – “Tre volte su quattro, considerando  la pausa per il covid”.

M – “Io ancora non ci sono riuscito ma spero quest’anno di ottenere una bella soddisfazione. Abbiamo chiuso tutte le squadre e andiamo sul ponte per provarci”.

Com’è la situazione quest’anno nelle vostre parti?

T – “Siamo carichi, sia militarmente che civilmente. Gruppi armati e magistratura hanno lavorato tanto sul territorio e nelle scuole con la speranza di raccoglierne i frutti vedendo anche l’ottima riuscita dell’iniziativa di sabato scorso in Borgo Largo a cui hanno partecipato tutti i componenti della parte”.

Immagini della manifestazione di Tramontana in Borgo Largo il 15 giugno u.s.

Foto di Guido Martinelli

M – “Meglio dell’anno scorso in cui mi mancava la squadra squalificata di Sant’Antonio che ritrovo quest’anno. La parte civile, nel corso di questo periodo ha lavorato molto bene nelle scuole del nostro territorio, attuando molte iniziative per fare appassionare maggiormente i più giovani al gioco. Mi piace sottolineare l’inserimento della tradizione di benedire le bandiere delle nostre sei parti durante la festa di Santa Caterina, patrona di Mezzogiorno, il 29 aprile. Abbiamo sollecitato anche altre iniziative sociali come l’installazione di fibrillatori a disposizione degli abitanti dei nostri quartieri come accadrà nei prossimi giorni a San Marco”.

Immagini di un anno di attività di Mezzogiorno

Foto di Mezzogiorno

Ci sono buone possibilità di vedere anche quest’anno una bella edizione del gioco?

T – “Penso proprio di sì. Sia a livello di sfida coi combattimenti sia a livello di spettacolarità del corteo dato che sono state fatte tante migliorie, sia con nuovi materiali sia come organizzazione, grazie alla collaborazione del comune e di tutti i volontari che stanno dando una mano”

M – “Ce lo auguriamo tutti e abbiamo lavorato duramente per quello in tutti questi mesi. Da sottolineare e lodare l’impegno del Comune per far funzionare al meglio questa complessa macchina organizzativa”.

Quali sono i punti forti delle vostre parti?

T –  “La gente di Tramontana”.

M  – “L’unità di parte di Mezzogiorno che non manca mai”.

“Qual è la caratteristica principale della gente delle vostre due parti?

T – “Di Tramontana la capacità di mettersi a disposizione, la generosità”.

M – “La grande generosità di Mezzogiorno sempre presente”.

Quante persone lavorano nella vostra parte per la buona riuscita del Gioco?

T – “Qualche centinaio. Alle spalle poi ci sono le famiglie e le cifre aumentano”.

M – “Intorno a quattro-cinquecento in totale. Tutti volontari uniti da un unico scopo”

Allora, possiamo concludere con il vostro grido di battaglia?

T – “Certo, Numquam retrorsum”.

M – “Senza dubbio. Ultra dimidium”.

E come si dice sempre in questi casi: “Che vinca il migliore”! Senza dimenticare i ringraziamenti e i complimenti a tutte le persone che, con grande passione e sforzo, continuano a mantenere viva questa grande e importante manifestazione.

Viva Pisa sempre!

Guido Martinelli

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