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Un grande grazie ad Alessandro De Vitis, Pisa non dimentica

- Sport
17 Luglio 2024

Maurizio Ficeli

Ha avuto inizio, da pochi giorni, la nuova stagione calcistica del Pisa Sporting Club targata Pippo Inzaghi, con la squadra nerazzurra che ha raggiunto il ritiro di Bormio in Valtellina. 28 i giocatori convocati per essere visionati dal tecnico di Piacenza, mentre una “rosa” di giocatori in uscita è rimasta ad allenarsi a Pisa. Fra questi non si può non notare, vista la sua lunga militanza in nerazzurro, il centrocampista Alessandro De Vitis, figlio d’arte (suo padre Totò De Vitis, è stato un grande attaccante), che giunse all’ombra della Torre Pendente nel campionato di Serie C 2017/18 proveniente dal Latina, a quel tempo in serie B.

Qui a Pisa Ale ha trascorso ben sette anni collezionando 155 presenze e mettendo a segno 9 reti, contribuendo altresì, nel campionato 2018/19 alla promozione in B del Pisa, guidato da mister Luca D’Angelo, nell’indimenticabile finale playoff al Nereo Rocco contro la Triestina.

È vero, in questo gruppo rimasto in città in attesa di una sistemazione, ci sono altri giocatori importanti, penso a Davide Di Quinzio, anche lui storico protagonista della promozione in B, poi Torregrossa, Livieri, Leverbe e Santoro. Ma, senza nulla togliere loro, sono stati con noi per meno anni, mentre è indubbio che De Vitis, in questi 7 anni, abbia scritto un pezzo di storia importante per i nostri colori. Ancora non c’è nulla di ufficiale, speriamo in un ripensamento in extremis, perché il centrocampista di origine piacentina è un’icona per i nostri colori e, comunque vada a finire, resterà per sempre nella memoria di tutti noi tifosi nerazzurri.

Mentre scrivo queste righe, un velo di commozione mi pervade, perché De Vitis, oltre ad essere un gran professionista, è anche una persona di cultura, con cui si poteva parlare di varie tematiche e con cui era un piacere relazionarsi. Persona di buon senso e intelligenza, ha sempre accettato di buon grado qualsiasi decisione tecnica lo riguardasse senza mai creare problemi, incitando i compagni che scendevano in campo al suo posto da vero leader dello spogliatoio. Un giocatore esemplare che ogni allenatore vorrebbe avere con sé.

Se il Pisa ha raggiunto i livelli attuali dobbiamo sicuramente essere grati anche a lui. Davvero un ragazzo d’oro. Grande Ale, ti auguro il meglio per il tuo futuro, dovunque andrai e qualunque cosa farai, il popolo nerazzurro ti sarà sempre riconoscente. Pisa non dimentica mai chi ha dato tutto per la maglia. >Ti saremo eternamente grati per aver scritto un pezzo importante di storia nerazzurra.

Maurizio Ficeli

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