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Lapidi di Palaia, il Comune ci scrive

- Cronaca, Primo piano
1 Agosto 2024
Nelle ultime settimane ci siamo occupati, più di una volta, di alcune lapidi (epigrafi) che sono state tolte dalla facciata dell'edificio che ospita il Comune di Palaia, dopo alcuni lavori di restauro.

La proposta di spostare le cinque epigrafi presenti in facciata, trae origine in primis dal progettista, come scelta progettuale per riconferire all’immobile, che nasce come palazzo nobiliare, l’immagine originaria strettamente connessa alla propria dignità architettonica. Tale proposta, condivisa e ben accolta prima, dall’Amministrazione “Gherardini”, poi, “ritenuta congrua e idonea” dalla Soprintendenza in quanto “compatibile con i caratteri storici-architettonici del bene, non ravvisando motivi di pericolo per l’integrità e il valore culturale del bene stesso” (rif. autorizzazione con prescrizioni pervenuta in data 28/11/2022 al prot. n. 8211), trova i suoi fondamenti nella decisa volontà di ritrovare l’armonia ritmica e compositiva del fronte, ricostruendo la continuità verticale delle lesene interrotte nel corso degli anni dall’inserimento delle epigrafi in oggetto. Non certo questa una scelta scontata, o di poco conto, ieri per l’inserimento, oggi per il loro spostamento, ma sicuro di aver operato al meglio e nel rispetto della cultura e della sensibilità che oggi ci appartiene, convinti di aver ristabilito nel suo complesso l’immagine propria di uno dei principali palazzi di rilievo in Valdera, divenuto sede comunale a partire dal 9 dicembre 1920.

La nuova collocazione, indicata negli elaborati grafici (tav. 1, 3 e 5) e in particolare nella relazione tecnica (pagg. 31 e 33), che l’Amministrazione “Guerrini” conferma e che sarà attuata, sotto la guida del “direttore dei lavori” incaricato dal Comune, nei termini di validità del contratto di appalto, oltre a dare una valida protezione alle epigrafi e alla scritta “Municipio”, consente una ragionevole visibilità delle stesse, in quanto poste lungo le pareti del locale di accesso al palazzo, “alla pubblica vista di tutti coloro che vi accedono … omissis … a garantire un’adeguata valorizzazione” (cit.).

Questo Ente asserisce pertanto, che non è stato attribuito alla Soprintendenza, da parte di soggetti rappresentanti l’Amministrazione comunale, nessun ruolo nel “sollecitare” e tanto meno “dirigere”, la rimozione delle lapidi in questioni dalla facciata del palazzo del Comune di Palaia. Invitiamo infine il Soprintendente Arch. Valerio Tesi e il Funzionario Arch. Massimo Ceccatelli a una visita al restauro della facciata del Palazzo comunale e in particolare ai “riscoperti dipinti” della “Sala Nuziale”, per apprezzare di persona i lavori svolti.


IL RUP
Responsabile Servizio Urbanistica
Arch. Michele Borsacchi

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