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San Gimignano, scoperta una cantina di 1800 anni fa

- Storia
3 Agosto 2024

Molti conoscono e apprezzano la Vernaccia di San Gimignano, il primo vino italiano che ha ottenuto la Denominazione di origine controllata (1966). Da un’importante scoperta archeologica veniamo a sapere che, in quella terra oggi molto amata dai turisti, il vino si produceva già molti secoli fa. Dagli scavi archeologici effettuati presso la villa romana di Aiano, infatti, è stata trovata una cantina adibita alla conservazione del vino risalente a oltre 1800 anni fa.

Gli scavi, come scrive Repubblica, hanno confermato quanto era già stato ipotizzato nel 2005 grazie ad una ricerca

“Coordinando una ventina di studenti e ricercatori – ha spiegato a Repubblica il professor Marco Cavalieri, ordinario di Archeologia romana all’Université Catholique de Louvain (Belgio) – la campagna ha di fatto rimesso in luce la cella vinaria della villa, ambiente dove si produceva e conservava il vino, fonte prima d’esistenza della villa in Valdelsa”.

Rinvenute, all’interno di un’ampia sala di circa 30 metri per nove, una trentina di giare (dolie) di terracotta di grosse dimensioni. Da una prima ricostruzione si stima che potessero essercene in tutto una cinquantina. Probabilmente, vista la quantità, il vino conservato non era solo per consumo locale.

All’interno di due vasche rettangolari scoperte tra il 2023 e il 2024, rivestite con dell’intonaco apposito per stare a contatto con i liquidi, si ritiene avvenisse la fermentazione del mosto. “La presenza del torchio è stata ipotizzata sulla base delle tracce ancora visibili – spiega a Repubblica il professor Cavalieri -. Analisi chimiche effettuate su campioni prelevati all’interno dei doli hanno consentito di confermare che i recipienti erano rivestiti all’interno di resina di pino e pece, sostanze usate nella produzione antica del vino”.

Foto: Villa romana di Aiano (Torraccia di Chiusi)

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