“L’Estate sta finendo”, cantavano o meglio “tormentavano” i Righeira qualche anno or sono. Una stagione di fuoco, sia per il clima sahariano che per gli apparenti ottimi affari . Invece la parola chiave, in questa strana estate è last minute, vacanze brevi e povere, soprattutto per il turista autoctono, il cui reddito non ha consentito che scampoli di pseudo vacanza di fantozziana memoria. Certo per la città della Torre, grazie all’invasione delle “truppe cammellate” da oltre confine, il bilancio di gran parte degli addetti ai lavori sarà comunque in attivo. Abbiamo assistito anche alla somministrazione di pillole “rianimanti” per un litorale, il nostro, che sembra riprendersi dal lungo sonno che lo ha contraddistinto nei decenni passati. Qui, nonostante la spada di Damocle della Bolkestein, si sono registrate permanenze degne di nota. Non così invece per la città, tanto per cambiare preda ad un turismo mordi e fuggi orbitante attorno a Piazza dei Miracoli e/o, quando il bus non riparte troppo presto, anche Piazza dei Cavalieri e Lungarni.
Una situazione che si ripete nel tempo, dovuta probabilmente ad una comunicazione poco efficace o forse concentrata soltanto sul Giugno Pisano, che comunque funziona sempre. Certo, nell’immaginario collettivo del turista, sia italiano che straniero, Pisa vuol dire soltanto Torre pendente. Ed è questo lo scoglio da superare non solo con una comunicazione capillare, che riesca a scardinare questa visione. Ma tutto ciò non potrà certo bastare se non si metteranno in campo progetti e risorse atte ad attrarre turismo anche nelle cosiddette “stagioni morte”.
C’è bisogno di uno sforzo unitario tra pubblico e privato per creare eventi attrattivi negli anni a venire. Eventi che dovranno essere “spalmati” in vari spazi cittadini, oggi poco o niente utilizzati. Solo così potremmo far conoscere le autentiche bellezze, monumentali, storiche, ambientali (non ci dimentichiamo il Parco di San Rossore) , che rendono davvero unica la nostra città.
Il tempo stringe, e l’occasione per amplificare l’eventuale comunicazione dell’altrettanto eventuale progetto è dietro l’angolo. Il 2025 è l’anno del Giubileo, che porterà in Italia una frotta di decine di milioni di “pellegrini”. Guarda caso, proprio da Pisa (Basilica di San Piero a Grado) partirà il 22 aprile l’Equiraduno Internazionale Giubilare, che arriverà in Piazza San Pietro il 14 Maggio. Nei giorni precedenti potremmo organizzare una serie di eventi, che dovranno poi avere carattere permanente, quale vetrina delle offerte turistiche di una delle città più belle al mondo.
Doady Giugliano
Foto di Maria Concetta Indaimo