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Itinerari fiorentini per riscoprire Vasari

- Cultura
6 Settembre 2024


Trentanove pannelli dipinti per un vero e proprio manifesto politico: così si presenta il famoso soffitto a cassettoni del salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, come l’immagine dell’affermazione di Firenze sulla Toscana, dichiarazione della volontà di assurgere a nuova potenza già prima di diventarlo ufficialmente con la nascita del Granducato. A operare per raccontare la grandezza dei Medici nel palazzo che fu dei Priori sappiamo essere stato Giorgio Vasari, che quest’anno Arezzo festeggia con grandi eventi ma che pur merita di essere conosciuto nei capolavori (inamovibili) realizzati nel capoluogo. Con quest’ottica Museo Horne, Comune di Firenze, MUS.E, Opera di Santa Croce (con il sostegno di Regione Toscana e Fondazione CR Firenze), hanno ideato due percorsi guidati che permettono di riscoprire le opere e l’eredità del maestro del Rinascimento italiano che ha contribuito in maniera preponderante al cambiamento dell’assetto della città del Giglio.

Palazzo Vecchio (foto MUS.E)


Le visite si terranno tutti i sabati fino al 30 novembre con partenza alle 11 da Casa Vasari in Borgo Santa
Croce e si snoderanno su due percorsi da scoprire a settimane alterne: dopo un primo momento comune
per entrambi gli itinerari attraverso il quale conoscere le stanze in cui l’artista visse a partire dal 1557, ci si
muoverà (nei giorni del 14 settembre, 5 ottobre e del 9 e 30 novembre) verso il già citato Palazzo Vecchio
per vedere non solamente l’ampio salone voluto da Fra Girolamo Savonarola per accogliere un governo
popolare e poi col Vasari diventato invece emblema del potere di Cosimo I, ma anche i diversi quartieri in
cui è divisa quella che fu residenza granducale prima di Pitti, spazi dalla incommensurabile ricchezza
iconografica. In alternativa (nei giorni del 7 e 21 settembre, del 12 ottobre e del 23 novembre) la visita
proseguirà nel Complesso Monumentale di Santa Croce dove Vasari realizza importanti interventi
architettonici e decorativi, non in ultimo il monumento funebre del suo stimatissimo maestro
Michelangelo. Tra gli altri lavori che si potranno ammirare spiccano il Cappellone dei Pazzi, completato
secondo il progetto del maestro aretino e la decorazione della Cappella Maggiore.

Ilaria Clara Urciuoli

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