Martedì 10 ottobre è andato in scena un evento che ha avuto come protagonista un personaggio noto a Pisa, Francesco Michelotti, presidente dell’associazione “GO FRANCESCHINO GO” che si occupa di disabilità e che, proprio oggi, ha coronato il sogno della sua vita. Lui, pisano doc, non era mai riuscito a salire sulla Torre Pendente, famosa in tutto il mondo. Ebbene, grazie ad una staffetta di volontari, amici e combattenti del Giocò del Ponte, che lo ha accompagnato sulla sommità della Torre, Franceschino, 39enne, che dalla nascita soffre di una malattia degenerativa che ha compromesso le sue capacità motorie, è riuscito a compiere l’impresa. Noi de L’Arno.it lo abbiamo intervistato per cercare di carpire, nell’immediato, le sue emozioni.
Grazie Franceschino, per la tua disponibilità: hai coronato un sogno. Da pisano sei riuscito a salire fino alla sommità della Torre Pendente. Che cosa hai provato?
“Le prime emozioni sono state quelle di vedere Pisa dall’alto, inoltre spero che questa cosa faccia da apripista per altri ragazzi diversamente abili, che, come me e Margherita, hanno avuto la fortuna di provare questa esperienza. Margherita è una ragazza che, accompagnata e caricata a spalle da suo padre Julio, ha fatto questa esperienza di salire sulla Torre prima di me. Poi, oggi l’ho fatta io, adesso mi auguro che la possano fare altri ragazzi diversamente abili”.
Sei salito insieme ad alcuni amici e volontari, li vuoi citare e ringraziare?
“Mi preme ringraziare, anzitutto, l’Opera della Primaziale Pisana, che ha permesso questo evento, poi la Misericordia di Pisa, e tutti coloro che si sono messi a disposizione, i combattenti del Gioco del Ponte di Tramontana e Mezzogiorno. Inoltre ringrazio l’amico Andrea Bertolini, il famoso Bertola, che si mette sempre a disposizione per queste iniziative, insieme al babbo di Margherita, Julio. Vorrei dedicare il raggiungimento di questo obiettivo a Mario Banti e Aureliano Nardini, detto ‘Vocina’: se fossero ancora fra noi sarebbero stati in prima fila. A ‘Vocina’ abbiamo dedicato uno striscione”.
C’erano anche i mass media a registrare l’evento…
“Sì, c’erano Dario Boldrini per Radio Coltano Marconi, 50 Canale, i quotidiani locali, oltre alle autorità locali con gli assessori Gambini e Munno”.
Dopo questa bella impresa, qual è il tuo auspicio per il futuro?
“Spero di aver dato un segnale, insieme a Margherita, che faccia da apripista per altri ragazzi diversamente abili, affinché abbiano l’opportunità che ho avuto oggi io di poter salire su questo celeberrimo monumento e non solo. Che ci sia più accessibilità ai monumenti a vantaggio di persone portatrici di handicap. L’Opera della Primaziale Pisana è molto sensibile a questo ed ha aperto una parte del proprio portale Internet per permettere ai portatori di disabilità di richiedere l’accesso ai monumenti. Questa mi pare una iniziativa lodevole”.
Maurizio Ficeli
Nelle immagini, tratte da Facebook, alcune fasi della salita di Franceschino Michelotti fino alla sommità della Torre Pendente