È bellissima questa corsa in bici che si dipana tra le splendide colline del Chianti, sapientemente ricamate dalle mani dell’uomo con viti e olivi. L’Eroica, conosciuta da tutti gli appassionati dei pedali, con tutta probabilità è la gara ciclistica non competitiva più amata al mondo. Una sfida sui pedali che unisce passione, valorizzazione del territorio, buon cibo e le mitiche strade bianche, dove si svolge gran parte del percorso. Il tutto con bici e abbigliamento d’epoca.
Migliaia i ciclisti iscritti (circa novemila), uniti dall’orgoglio di pedalare e sudare da Gaiole in Chianti, lungo le strade del Chianti e della Val d’Orcia. I partecipanti arrivano da 52 Paesi e possono scegliere tra 5 diversi percorsi tra 46 e 209 chilometri. Nel percorso più duro (209 km) a scattare sui pedali sono stati 1.570 corridori primi, in quello da 135 km sono partiti in poco più di mille. Come da regolamento si pedala su bici precedenti l’anno 1987. I più temerari usano modelli molto vecchi, taluni addirittura senza il cambio (pensate che fatica) e le camere d’aria intrecciate sulla schiena, come si faceva un tempo per ovviare alle forature. Anche l’abbigliamento è d’epoca: i puristi usano maglie di lana. Solo la passione può darti la forza di prendere parte a un’o sforzo così duro.’impresa così dura.
Ideata 27 anni fa da un gruppo di appassionati locali, tra cui l’instancabile e vulcanico Giancarlo Brocci, l’Eroica vede impegnati sui pedali partecipanti molto giovani, ma anche arzilli anziani, come un 84enne di Firenze o un 82enne di Strasburgo.
Come ogni anno durante l’Eroica non si pedale e basta. Si ride, si scherza, ci si immortala con mille foto e si mangia bene fermandosi ai ristori lungo la strada: zuppe, ribollita, formaggi e salumi, dolci tipici e ottimo vino. Non manca nulla per rimettersi in forze. E pazienza se si mangia troppo. Ci sarà tempo e modo per smaltire, con o senza corsa.
“Gaiole resta ombelico, il primo week end di ottobre – dice orgoglioso Brocci -, un impegno già preso a priori da un sacco di gente bella che non vede l’ora di ritrovarsi, di ripetere il rito, di migliorarsi di un bel quid l’esistenza sapendo che molta altra gente da tanta parte di mondo verrà a questa Olimpiade del sorriso, della passione, del rispetto, dei buoni sentimenti, di chi è capace di commuoversi, di chi un mondo migliore lo vorrebbe tutto ma intanto se ne costruisce uno suo, neanche tanto piccolo, su cui sa di poter contare. E questa volta festeggeremo con la Rai nostra partner i 100 anni della prima trasmissione radio. Più che una coincidenza astrale pare, per L’Eroica, un Oscar, meritato, alla carriera”.
L’auspicio è che questa bella corsa storica possa andare avanti ancora a lungo, portando allegria, spensieratezza e tanti buoni frutti anche per l’economia del territorio
Foto: Giancarlo Brocci (Facebook)