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Dal robot ragazzino alle sfide della tecnologia digitale: torna l’Internet Festival a Pisa

- Eventi, Primo piano
8 Ottobre 2024

È tutto pronto per l’Internet Festival di Pisa. Dal 10 al 13 ottobre quattro giorni di dibattiti, laboratori ed eventi. Il tema chiave quest’anno è “generazione”. Tra dibattiti, laboratori e presentazioni ci si confronterà sul valore generativo dell’essere umano, in primo luogo riflettendo sull’agire dell’uomo, motore e guida del processo di generazione, per navigare e plasmare gli scenari del futuro

Il Festival si snoderà in dieci diversi luoghi della città della Torre, con un parterre di ospiti di assoluto rielivo, tra scienziati, filosofi, sociologi. Ci sarà anche l’occasione di dialogare con un “robot ragazzino”, Abel, che uscirà per la prima volta dai laboratori dell’Università di Pisa (vedremo cosa saprà fare al Centro Congressi Le Benedettine. C’è molta curiosità di toccare con mano questa nuova generazione di tecnologia ”intelligente”, molto più simile all’uomo.

Abel è robot umanoide iper realistico frutto di un progetto di ricerca nato all’interno del Centro Piaggio e portato avanti grazie alla collaborazione tra il Centro Piaggio e il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, nell’ambito del progetto FoReLab, dedicato alle tecnologie per la società 5.0. Chi ha progettato Abel ha puntato soprattutto su una cosa: renderlo capace di provare empatia. Chi visiterà il Centro delle Benedettine potrà vedere non solo un robot che parla e si muove, ma anche una macchina in grado ci capire le emozioni del proprio interlocutore, interagendo con lui in modo coerente e appropriato. Il robot è dotato anche di una mimica facciale considerevole, di una telecamera integrata nel torso e di alcuni microfoni che gli permettono di ascoltare, oltre ad un altoparlante che riproduce la sua voce.

Ma può pensare Abel? Diciamo che gli scienziati hanno creato un sistema cognitivo che, basandosi su possibili nuovi sensori (indossabili o ambientali), può accrescere la “sensibilità” del robot, tenendo sempre conto dello stato psico-fisico degli interlocutori. Tutto ovviamente è perfezionabile.

C’è anche un robot bambino con cui sarà possibile familiarizzare: è iCub, progettato (anche lui) per riconoscere le emozioni e guardare il mondo mediante i nostri occhi. Il progetto è tutto italiano e si basa sull’apprendimento dei bambini.

Si parlerà anche della robotica per l’apprendimento e la riabilitazione. Il 12 e 13 ottobre il centro congressi Le Benedettine ospiterà l’appuntamento ”Feedback tattile e manipolazione in realtà virtuale”, a cura della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Nell’occasione sarà presentato un progetto per la riabilitazione medica attraverso il divertimento. Tutto mediante un visore che consente al paziente di immergersi in un mondo virtuale tridimensionale, all’interno del quale troverà degli oggetti con cui interagire attraverso la manipolazione.

Tra gli altri progetti interessanti ce n’è uno che abbina sport e tecnologia. Si tratta di HAIREMI, a cura di Scuola Superiore Sant’Anna finanziato dall’Agenzia Spaziale Europea, in cui gli utenti fisicamente dislocati in luoghi diversi, possono competere uno contro l’altro all’interno di un ambiente di realtà virtuale in un’esperienza multiplayer. Si potrà provare l’esperienza del canottaggio vogando liberamente oppure gareggiando all’interno di repliche virtuali di bacini reali. Il sistema è dotato di un timone che permette, a chi non è in grado di eseguire un gesto complesso come quello del canottaggio, di cooperare con il vogatore modificando la direzione della barca.

Per quanto riguarda l’istruzione, l’Istituto Modartech (scuola di alta formazione di Pontedera), presenta un progetto per introdurre la robotica educativa all’interno della scuola, con particolare attenzione alla disabilità. L’istituto sarà infatti tra i primi, in Italia, a sperimentare all’interno dei propri laboratori, una serie di strumenti in grado di supportare gli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento: dai robot che affiancano lo studente per le interazioni sociali e la didattica, a specifici software di traduzione capaci di fornire agli studenti sordi un’esperienza più fluida, fino a strumenti di analisi semantica e di sintetizzazione vocale per gli ipovedenti.

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Un fiume unisce la Toscana e rappresenta il modo di vivere forte e intraprendente del suo popolo. L'Arno.it desidera raccontarlo con le sue storie, fatiche, sofferenze, gioie e speranze. Senza dimenticare i molti toscani che vivono lontani, o all'estero, ma hanno sempre nel cuore la loro meravigliosa terra.

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