Questo Pisa fa sognare ma si devono disputare ancora due terzi di campionato, dunque è bene tenere i piedi per terra, come spesso ci ricorda Mister Inzaghi, e continuare a lavorare.
Quale migliore occasione di una sosta per “fare un punto” tra tifosi in occasione di una cena? Con Alberto Furia, Alberto Menichincheri, Alessandro Benvenuti, Alessandro Targetti, Andrea Cini, Luca Pacini, Marco Acconci, Matteo Alzapiedi e Mattia Zaccheddu ci siamo confrontati sul momento attuale e su speranze e aspettative future.
Per quanto tifosissimi di vecchie e nuove generazioni ne è emerso un quadro di vedute abbastanza omogeneo.
Partiamo dal calendario che, dalla ripresa fino al termine del girone di andata, ci vedrà in trasferta a Carrara, Mantova e Modena ed in casa contro Cosenza, Bari e Sassuolo: in B nessuna partita ha esito scontato, vietato sottovalutare avversari apparentemente abbordabili, ma è possibile e auspicabile rimanere in vetta.
Delle due immediate inseguitrici fa più paura lo Spezia, visto che il Sassuolo è l’evidente favorito assoluto fin dalla vigilia: la squadra di D’Angelo appare completa in ogni reparto e dà forte idea di solidità e di personalità.
La rivalità già storica con i liguri cresce giorno dopo giorno vista anche la classifica attuale, e si conviene che, in occasione della partita di ritorno, pur capendo e rispettando i motivi per i quali i nostri gruppi organizzati non potranno partecipare stante le consuete limitazioni previste in occasione di partite come questa, tutto il resto della tifoseria dovrebbe comunque presenziare perché, molto probabilmente, quella potrebbe essere una partita cruciale per il destino finale.
E quale mercato aspettarsi per gennaio?
Pareri diversi accomunati da una priorità assoluta, chiunque arrivi non deve turbare il meraviglioso equilibrio raggiunto: si concorda sulla opportunità di operazioni “chirurgiche”, ed in particolare sulla necessità di un esterno a destra, perché si teme che alla lunga le soluzioni felicemente adottate fino ad ora potrebbero non essere durature; qualcuno pensa pure ad un ulteriore difensore centrale e c’è anche ci vorrebbe un’altra punta.
Soprattutto c’è chi evidenzia che la tematica infortuni nel calcio moderno è così frequente da consigliare una rosa ancora più folta, proprio per non rischiare di arrivare alla fase decisiva di stagione con il fiato corto.
Parlando della squadra innamora il modo in cui ogni singolo giocatore si applica, piacciono la veemenza di Lind e la generosità di Moreo, mentre più d’uno ritiene che il Pisa sia “Tramoni dipendente”.
Si ritiene impossibile che l’ultimo grado di giudizio possa ribaltare il verdetto di secondo grado su Cittadella-Pisa, anche se è vietato mettere la mano sul fuoco fino alla sentenza definitiva, il passato ci ricorda quante beffe abbiamo subito in situazioni date per scontate.
Tanti i meriti riconosciuti a Società e Mister per l’evidente crescita complessiva con un unico appunto sui prezzi di biglietti e abbonamenti.
C’è chi dà qualche piccolo plauso ad Aquilani se molti giocatori sono migliorati, ma nessuno lo rimpiange e ci si augura una lunga e vincente pagina di storia con Inzaghi.
Sicuri della partenza del Centro Sportivo, non altrettanto convinti di un futuro acquisto dell’Arena da parte della Proprietà.
Non condiviso l’allargamento asimmettrico della Curva Nord verso la gradinata che toglie compattezza, anche in termini visivi.
Un plebiscito sul fatto che si dovrà fare di tutto per conquistare la serie A, in campo e sul mercato di gennaio, anche se qualcuno teme di dover passare dai playoff che sono sempre un torneo a parte dove tutto può accadere, mentre c’è pure chi pensa che Cremonese e Palermo non siano affatto fuori dai giochi.
“Non bisogna aver paura di andare in A, è impensabile non cercare di fare di tutto per arrivarci, anche alla luce dei corposi investimenti avvenuti negli ultimi anni.”
Questa la chiosa finale di una bella serata all’insegna dell’amore per il Pisa.
Andrea Cosimi