Nuovamente su un campo sintetico, nuovamente contro un avversario sulla carta inferiore ai Neroazzurri, arriva una sconfitta. Non me ne voglia chi mal digerisce le critiche, stavolta non c’è nulla da salvare.
Indubbiamente la Carrarese alla fortuna non poteva chiedere di più, il Pisa senza tre giocatori fondamentali e secondo me insostituibili come Marin, Moreo e Tramoni perde molto in spessore complessivo, inutile parlare di ventitre titolari, anzi, questo messaggio rischia di essere decisamente fuorviante.
Non solo, dal ventiseiesimo i locali hanno giocato in superiorità numerica per l’espulsione dopo un fallo non volontario di Tourè, ma che ci può stare sia stato sanzionato con il rosso. Magari il medesimo colore poteva essere sventolato per il brutto fallo su Piccinini, ma l’arbitro ha deciso per il giallo.
Sia chiaro, non sono attenuanti, il Pisa ieri è sembrato a tratti svagato, senza idee e senza la solita grinta e veemenza agonistica, fin dal primo minuto.
E fa pensare che chi normalmente sta in panchina abbia perso l’occasione per accreditarsi con una bella prestazione.
Anche i cinque subentrati hanno fortemente deluso e qui si apre un’altra riflessione, perché certe decisioni di Inzaghi hanno determinato l’esatto opposto di ciò che il Mister auspicava: in pratica abbiamo arretrato ulteriormente il baricentro permettendo ad una volenterosa ma controllabile Carrarese di creare occasioni.
Quando ormai pensavamo di portare a casa un punto che sarebbe stato d’oro è arrivata la rete della vittoria dei padroni di casa, agevolata da un incredibile sbagliato posizionamento di diversi dei nostri.
Nulla da salvare, nemmeno l’incredibile silenzio con il quale i seicento tifosi Pisani hanno guardato la partita, non seguendo nemmeno chi, ogni tanto, ha cercato di lanciare un “Pisa Pisa” (ricordo, per chi non lo sapesse, che i gruppi organizzati della Curva hanno rinunciato alla trasferta).
Sempre bella l’accoglienza dei Carrarini, ma ci sta che questa atmosfera soporifera abbia inconsciamente indebolito l’approccio dei nostri che, come ricorda Inzaghi, devono sempre giocare ai massimi di intensità mentale e fisica.
Preoccupano i quesiti sulle condizioni di Moreo e Tramoni, attendiamo ulteriori comunicazioni in tal senso.
E così la corazzata Sassuolo si prende la vetta, in attesa di vedere cosa oggi farà lo Spezia.
Un sabato dunque da dimenticare totalmente ma resettiamo tutti insieme e facciamo tesoro dei tanti errori commessi.
Si apre domani la settimana in cui, se c’è una logica di Diritto e di Serietà, l’ultimo grado di giudizio dovrebbe confermare lo 0-3 contro il Cittadella, restituire il punto ai veneti concretizzerebbe un precedente gravissimo cui poter ricorrere per tutti gli sport di squadra.
Ma siamo in Italia, il Paese dove tutto è possibile, dove persino ciò che è giusto può essere stravolto per interessi e pressioni esterne, dunque non resta che attendere.
Testa al Cosenza, sarà una vera partitaccia contro una squadra abituata a lottare per la Salvezza e che vale di più della classifica che esprime.
Andrea Cosimi