Il festival Nessiah, organizzato e promosso dalla Comunità Ebraica di Pisa e giunto alla ventottesima edizione, entra nel vivo con i suoi eventi. Quest’anno il filo conduttore è Franz Kafka, uno dei maggiori esponenti della letteratura del XX secolo. Dopo il simpatico e gustoso show cooking di apertura, doppio appuntamento per un fine settimana pisano all’insegna del teatro e della musica.
Sabato 30 novembre al Teatro Nuovo (piazza della Stazione) è in programma lo spettacolo “K-Kafka” che sente il disagio di “essere”, ispirato all’opera di Kafka. Lo spettacolo è prodotto per la rassegna 2024 dal festival Nessiah con Nuovo Teatro Binario & Mowan Teatro. Scrittura e regia di Alessandro Brucioni, con Silvia Lazzeri, Andrea Fiorentini e Andrea Console.
Negli scritti di Kafka si ritrovano alcuni tra i temi più significativi della nostra epoca: il rapporto uomo-società e singolo-moltitudine, esclusione e isolamento, il confine tra desiderio e verità, le contraddizioni tra le forze interne ed esterne che spingono l’uomo verso un destino spesso complesso e talvolta inspiegabile. “K” è uno spettacolo sul mondo poetico di Franz Kafka, su un mondo interiore dove si rincorrono figure ridicole e grottesche, personaggi e visioni spettrali che appaiono e svaniscono senza sosta in un incubo di vortici reali e irreali.
Domenica 1° dicembre alle 21 “Di Naye Yidishe Melodyes”, concerto di musiche della tradizione al Teatro Sant’Andrea in via del Cuore. Il programma è composto da brani di Mark Kovnatskiy (violinista), scritti nello stile della musica tradizionale klezmer, chassidica, moldava, ucraina e mediorientale. Vi sono vari cliché sulla cultura ebraica e sulla musica klezmer in particolare: una delle convinzioni più diffuse è che il patrimonio culturale degli ebrei ashkenaziti sia stato irrimediabilmente distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale e ora sopravviva solo come una lontana eco. Ma non è così: molti dei protagonisti della scena culturale yiddish di oggi lottano contro questa visione dimostrando che questa cultura gode di ottima salute grazie a una grande creatività e competenza. Nasce così un nuovo suono che unisce melodie tradizionali a generi musicali moderni, tra cui rock, jazz, classica, ska e persino rap. Allo stesso tempo, si compongono nuove melodie sia in stili tradizionali che più moderni. Tra i compositori più attivi c’è sicuramente il violinista Mark Kovnatskiy: in origine violinista classico, si è dedicato sempre più alla musica klezmer dal 2003. Insegna nei festival internazionali da oltre 19 anni e, parallelamente al suo lavoro di compositore e insegnante di danze yiddish, è uno dei principali violinisti klezmer al mondo.
L’ingresso agli spettacoli di Nessiah è libero fino ad esaurimento posti con prenotazione sulla piattaforma Eventbrite collegandosi al sito www.festivalnessiah.it