Dopo aver regalato una vittoria storica alla Carrarese i Neroazzurri continuano a buttarsi via con una serie di errori che, a ripensarci, ancora è difficile smaltire la rabbia.
Settanta minuti di dominio assoluto su un Cosenza modestissimo e in stato confusionale non sono stati sufficienti per prendersi i tre punti. Così quella che doveva essere una domenica della ritrovata consapevolezza di potersi giocare la A diretta si trasforma in una giornata dove lo Spezia limita i danni nonostante la sconfitta a Palermo, mantenendosi ad appena un punto di distanza dai Neroazzurri in vista di un turno interno agevole contro il Cittadella, e il Sassuolo consolida in scioltezza il suo primato quando invece, con un po’ più di attenzione da parte nostra, poteva sentire il fiato sul collo della squadra di Inzaghi.
I rigori si possono sbagliare e certo Marin è talmente importante ed insostituibile che va assolutamente perdonato. Quello che non torna è il perché il penalty lo abbia tirato lui.
E quante sono state le ripartenze e le occasioni sprecate per arrotondare in maggior sicurezza un risultato che, con due reti di scarto, appariva comunque stretto.
Invece gli ultimi venticinque minuti siamo arretrati vistosamente, nessuno dei subentrati ha portato valore aggiunto, e così il bel Pisa di Calabresi, Lind e Vignato, tanto per citare tre tra i migliori in campo, si porta a casa la miseria di un punto che va guardato e riguardato perché ci possa alla fine fare apparire il bicchiere mezzo pieno.
Il nuovo passo falso ci consegna diverse chiavi di lettura. Come in tutte le rose anche il Pisa non ha ventitre titolari, ripetuti e prolungati infortuni e squalifiche ne minano visibilmente la forza, specialmente se, come accaduto a Carrara, chi subentra lo fa male.
L’emergenza sulla fascia destra va colmata inevitabilmente con l’arrivo di un giocatore pronto e di categoria.
E davanti Bonfanti deve saper serenamente attendere il suo momento, perché per adesso Lind sta facendo benissimo, non solo per le reti ma anche per la veemenza e intensità con la quale scende in campo.
Ma il più grande consiglio è per Mister e Società: inutile negarlo, la A diretta è ampiamente possibile, il Pisa se la vedrà con Spezia, Cremonese e forse Palermo.
Fine.
Ai playoff invece persino un Bari o una Sampdoria che ci arrivassero potrebbero essere pericolosi.
Dunque basta dire che la pressione è sugli altri, la pressione deve essere su tutto l’ambiente Pisa, perché possiamo farcela sia con approcci molto più autorevoli sia con un mercato di rafforzamento necessario e mirato.
Sabato si va a Mantova, trasferta insidiosa con le ormai consuete ed incomprensibili limitazioni per i tifosi, si va ormai a livello nazionale verso un progressivo divieto globale perché, si sa, in Italia a vietare siamo bravissimi.
Ma il Pisa può vincere e deve provare a farlo.
Per uscire da questa mezza crisi involutiva che fa rimpiangere parecchio i punti buttati dalla finestra come ieri.