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La Maremma saluta Meri Fedi

- Cultura
7 Dicembre 2024

Si è spenta Meri Fedi, stimata professionista e figura di riferimento per l’archeologia e la tutela del patrimonio culturale della Toscana, che ha contribuito in modo significativo alla valorizzazione di un territorio tanto ricco di testimonianze antiche e medievali come quello della Maremma. Meri ha lavorato a Roselle, in particolare sulle mura e nell’area delle basiliche romane sul fronte settentrionale del foro, a Orbetello – a lei e alla collega Maria Stella Colledan si deve il complesso riscontro inventariale di tutti i reperti esposti nel museo archeologico presso la Polveriera Guzman – e a Vetulonia, dove svolse un’attività estremamente variegata che la vide impegnata fino a dieci anni fa tanto in indagini archeologiche quanto nell’organizzazione di mostre. Particolare attenzione ha rivolto inoltre ai soggetti con esigenze speciali: fu lei infatti ad allestire la sezione tattile per non vedenti e ipovedenti nello stesso museo di Vetulonia con oggetti autentici confiscati messi a disposizione dalla ex-Soprintendenza Archeologica Toscana.

Grosseto la ricorda per il suo accurato lavoro di verifica dei reperti in occasione dei lavori di allestimento del Museo Archeologico della Maremma e la precisa amministrazione dei depositi dei materiali, così come per la sua presenza sui cantieri cittadini, lungo le strade del centro o al Duomo.

In oltre quarant’anni di attività ha lavorato con cura e passione all’identificazione di quelle tracce del passato che consentono di recuperare la nostra storia e seppe stabilire allo stesso tempo un rapporto di reciproca fiducia e stima con i tecnici che si trovavano di volta in volta a gestire i principali interventi pubblici, come la realizzazione dei nuovi assi stradali dell’Aurelia (con le sue cave di prestito in zone a rischio archeologico, ai piedi di Montebrandoli) e della Siena-Grosseto, quando fu individuata la villa di Nomadelfia, con i suoi preziosi intonaci, in quella che doveva essere la campagna urbanizzata intorno alla città di Roselle in piena età romana.

“Sempre riservata ma molto professionale e attenta a ogni particolare, interessata fortemente a preservare i segni del passato, che costituiscono il vero e inimitabile patrimonio di questo territorio” – così la ricorda Simonetta Rafanelli, direttrice del Museo civico archeologico “Isidoro Falchi” di Vetulonia -, Meri Fedi lascia un’eredità di competenza e amore per la cultura, che continuerà a ispirare chiunque abbia a cuore la storia e l’identità della Maremma.

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