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Pisa-Carrarese vista da Fasulo – Popolo e Capitano

- Primo piano, Sport
14 Gennaio 2025

La formazione casalinga per la visione della partita è già singolare. Signora pisana e filosofo (mio figlio) mi aspettano a casa con frugale cena preparata contro tradizione e mi chiedono loro di vedere il Pisa insieme. Falafel e spadellata di verdure cercano di contenere la pantagruelica belva che “dentro mi rugge”, praticamente un minestrone al forno. Un amico salernitano nel pomeriggio mi ha portato due chili di bocconcini di bufala che propongo gioiosamente in abbinamento. Filosofo annuisce sornione, signora tenta un no che già sa che non ha alcunaa chance di resistere.

Gioca il Pisa e passano in secondo piano tutte le pene del mondo malato, compresa la tregua in Medio Oriente che è una delle notizie più ripetute e non attuate da quando ho sei anni.

Il santo croato guardiano della porta è la prima immagine che riesco a vedere quando comincia a funzionare il pezz… (scherzo direttore) Dazn. Essere stato a Carrara per la gara di andata non ha creato simpatia per i marmiferi data la sconfitta mal digerita contrariamente all’ottimo lardo di Colonnata. Premetto che durante i 95 minuti della partita vale tutto.

Il filosofo non è avvezzo ad imprecazioni e isteriche lamentele che insceno a piè spinto al gol sbagliato da Matteino nostro, ci prende gusto però e partecipa con vigore. La signora pisana, essendo pisana, nel ruolo di vittima racconta di come i telecronisti siano sempre contro il PISINO, come lo chiama lei.

Mi chiedono, al 30° elogio per Moreo, il perché sia ancora in serie B e non nel Real Madrid ed io rispondo che Ancelotti non capisce di calcio sennò lo avrebbe già preso.

Flipper Canestrelli segna. I vicini del palazzo si collegano ai televisori per capire se giocano Milan o Inter dopo le nostre urla che il vocabolario Devoto oli definirebbe come “barbare”.

Fine primo tempo e come un soldato giapponese sparecchio e preparo la lavastoviglie. Siamo sopra e partono calcoli su trasferte probabili e vittorie possibili. L’altra pisana del quartiere, la mamma dei miei nipoti, li ha già avvisati. Studiate adesso bimbi che io nei weekend di primavera quest’anno devo viaggiare per l’italia per inseguire un sogno.

Nel secondo tempo mi garantisco un posto al caldo nell’ inferno, in quasi tutti i cerchi. Quinto, sesto e settimo sicuri, come il rigore che il biondino non fischia inspiegabilmente non vedendo il netto fallo di mano.

Capitan Caracciolo regala una notte piena di sogni al popolone di cui fa parte da più di un
lustro. Tocco di gobba del difensore alato e tuffo alla Cagnotto per spingerla dentro del giocatore che
forse più di tutti incarna lotta e sofferenza pubblica e privata delle persone comuni di questa
città che si riappropria del Luna Park e della SUPERHOPE.

Preparate le valige amici si va nella splendida Catanzaro. Anzi no, degli incapaci non ci fanno andare senza la tesserina del supermercato chiamato calcio. Bona Ugo, forza Pisa.

Francesco Fasulo

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