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Prima i libri, ora i fiori: qual è il problema?

- Cronaca, Primo piano
29 Gennaio 2025

Ha destato non pochi malumori la notizia che una fiorista di Pisa, Nicoletta Spadi, titolare di Flor Art, ha ricevuto una sanzione amministrativa (43,06 euro) perché esponeva alcuni suoi prodotti al di fuori del negozio, sito in via Oberdan, meglio nota come Borgo Largo. Dopo la libreria di Borgo Stretto, dunque, ci risiamo con le multe, applicando l’ordinanza per la difesa del decoro in città. La domanda è sempre la stessa: i fiori (dopo i libri) davvero danneggiano il decoro della città?

Ecco cosa ha detto Silvia Spadi ai giornali: “I vigili sono intervenuti per misurare lo spazio occupato da una panchina e da un piccolo cassetto che sporgevano di solamente 45 centimetri dalla mia soglia. Per ragioni legate al decoro urbano e all’occupazione del suolo pubblico, mi è stata notificata una multa. Sto seriamente pensando di lasciare Borgo Largo, nonostante il mio intento sia sempre stato quello di abbellire e valorizzare, non certo di degradare”. E ancora: “Sono 26 anni che gestisco questa attività, senza mai aver avuto problemi di controlli. Durante il periodo natalizio, di mia spontanea volontà, avevo persino richiesto un’autorizzazione, pur sapendo che, entro un metro dalla soglia, non è previsto il pagamento del suolo pubblico. Mi sento delusa e mortificata anche dagli atteggiamenti adottati durante i controlli dagli agenti”.

A chi giova questa situazione, viene da chiedersi? Ovviamente la “colpa” non è di chi fa rispettare le leggi (in questo caso l’ordinanza), sia pure con una certa rigidità. Ma non sarebbe il caso di correre ai ripari per evitare nuove figuracce? A meno che qualcuno davvero pensi che i libri e i fiori (e un domani chissà cos’altro) siano un sintomo di degrado imperante nella società. Ma siamo certi che nessuno possa arrivare a tanto.

Foto: dalla bacheca Facebook di Rimedia Deffenu

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Giornalista.

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