Il brano che ha presentato a Sanremo è piaciuto a molti. Lucio Corsi, toscano di Val di Campo di Vetulonia (Grosseto), si gode il meritato successo del grande pubblico con “Volevo essere un duro”.
Bello il testo, orecchiabile la musica.
Dopo anni di gavetta come chitarrista in vari gruppi della sua zona, la Maremma, nel 2012 Lucio tenta il grande salto e si trasferisce a Milano, dove si mette in testa di intraprendere la carriera di solista.
I suoi primi brani nel 2015, “Vetulonia Dakar” e “Altalena Boy”, due anni dopo il primo disco, “Bestiario Musicale”, in cui si sofferma sugli animali della sua terra, la Maremma. Seguono altri due album: nel 2020 “Cosa faremo da grandi?”, nel 2023 “La Gente Che Sogna”.
La notorietà gli arriva grazie a Carlo Verdone. Perché Lucio con il videoclip del brano “Tu sei il mattino” ha come protagonista l’attore romano, e il cantante fa parte della fiction “Vita da Carlo – Terza Stagione”, in cui il brano riveste un ruolo particolare.
C’è un pezzo importante di Toscana anche nell’ultimo video, quello che accompagna la canzone “Volevo essere un duro”, in cui compaiono Leonardo Pieraccioni e Massimo Ceccherini.
Il testo di “Volevo essere un duro”
Volevo essere un duro
Che non gli importa del futuro
Un robot
Un lottatore di sumo
Uno spaccino in fuga da un cane lupo
Alla stazione di Bolo
Una gallina dalle uova d’oro
Però non sono nessuno
Non sono nato con la faccia da duro
Ho anche paura del buio
Se faccio a botte le prendo
Così mi truccano gli occhi di nero
Ma non ho mai perso tempo
È lui che mi ha lasciato indietro
Vivere la vita
È un gioco da ragazzi
Me lo diceva mamma ed io
Cadevo giù dagli alberi
Quanto è duro il mondo
Per quelli normali
Che hanno poco amore intorno
O troppo sole negli occhiali
Volevo essere un duro
Che non gli importa del futuro no
Un robot
Medaglia d’oro di sputo
Lo scippatore che t’aspetta nel buio
Il Re di Porta Portese
La gazza ladra che ti ruba la fede
Vivere la vita
È un gioco da ragazzi
Me lo diceva mamma ed io
Cadevo giù dagli alberi
Quanto è duro il mondo
Per quelli normali
Che hanno poco amore intorno
O troppo sole negli occhiali
Volevo essere un duro
Però non sono nessuno
Cintura bianca di Judo
Invece che una stella uno starnuto
I girasoli con gli occhiali mi hanno detto
“Stai attento alla luce”
E che le lune senza buche
Sono fregature
Perché in fondo è inutile fuggire
Dalle tue paure
Vivere la vita è un gioco da ragazzi
Io
Io volevo essere un duro
Però non sono nessuno
Non sono altro che Lucio
Non sono altro che Lucio
Foto: fermo immagine Rai