Nei giorni in cui il Mulino Bianco festeggia 50 anni di attività (e oltre nove miliardi di biscotti prodotti), esce la notizia che il “vero” Mulino Bianco è in vendita. Stiamo parlando del mulino delle Pile a Chiusdino, nel parco naturale della val di Merse, in Maremma, non lontano dalla suggestiva abbazia di San Galgano. Ma quanto ci vuole per comprarlo? Si parla di circa 1,7 milioni di euro.
Per diversi anni il Mulino è stato una struttura ricettiva, con otto camere e 200 coperti al ristorante, ma nel 2019 l’attività è stata chiusa. Purtroppo qualche malintenzionato cerca di entrare all’interno, facendo danni, come spiega a Repubblica Andrea Burchianti, della famiglia dei proprietari. “I visitatori sono sempre tanti. Purtroppo soffriamo di vandalismo. Nonostante sia proprietà privata, nonostante ci siano una sbarra, un cancello e vari divieti c’è chi continua a entrare e fare danni”.
Il mito di questo iconico mulino, risalente al 1200, nasce grazie ad uno spot pubblicitario diretto da un certo Giuseppe Tornatore, con le musiche di Ennio Morricone. Il mix fortunato di immagini, musica e location crearono una vera e propria leggenda, che trascinò in alto l’intero marchio.
Curiosità
Non tutti sanno che il vero mulino non è bianco, come nelle pubblicità, ma in pietra. Per esigenze pubblicitarie era necessario uniformarsi al marchio, e per farlo furono stesi diversi strati di pannelli di resina con un restyling accurato affidato a Gianni Quaranta, premio Oscar per la scenografia.
L’edificio era perfetto per le riprese, anche dall’alto, la torretta che svettava e la grande ruota del mulino mossa dall’acqua. Quest’ultima fu deviata dal torrente Merse, che passa vicino, anche se anticamente passava proprio da lì.
L’edificio fu costruito dai monaci dell’abbazia di Santa Maria a Serena, agli inizi del 1200. Prese il nome di Mulino delle Pile per i recipienti in pietra (le pile appunto) che servivano a far ruotare la grande ruota.
Foto: Filmpost.it