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Firenze, scatta la rimozione delle keybox

- Cronaca, Primo piano
25 Febbraio 2025

Non ci sono mai piaciute quelle scatolette di metallo, note come keybox, in cui vengono depositate le chiavi per le le case in affitto breve. Ora, per cercare di limitare gli effetti devastanti dell’overtourism, le amministrazioni comunali di diverse città corrono ai ripari, ordinandone la rimozione.

A Firenze la sindaca Sara Funaro e l’assessore al turismo Jacopo Vicini hanno accompagnato i vigili urbani nel primo giro di rimozioni, iniziando da via de’ Cimatori e via Lambertesca. Delle circa 400 keybox censite in area Unesco nelle scorse settimane ancora un terzo è rimasto al suo posto. “L’attenzione dell’amministrazione sarà massima nel rimuovere e continuare a controllare – ha detto Funaro, secondo cui “questa è una prima azione delle tante che vogliamo mettere in campo per regolamentare le varie azioni che devono essere messe in campo sugli affitti brevi, e per dare risposte di decoro».

“La sindaca l’ha annunciato a novembre – ha ricordato Vicini – abbiamo dato tutto il tempo, abbiamo dato ulteriori 10 giorni per adeguarsi a questa normativa, ad oggi siamo costretti con la polizia municipale a rimuoverle noi e poi sanzionare chi non ha rispettato questo regolamento”.

Con la rimozione, spiega Leonardo Magnolfi, commissario di polizia municipale, “iniziamo da qui però la norma si applica su tutto il comune di Firenze. Abbiamo già  segnalazioni per alcune zone degli altri quartieri dove c’è una presenza particolarmente massiccia, per cui cominceremo dalle sei zone dove ci è stata segnalata questa presenza”.

Ma che sanzione è prevista per chi mette le keybox per strada? Quattrocento euro, ma se la scatoletta è utilizzata per aggirare la normativa sul riconoscimento di persona delle persone ospitate, la sanzione è di natura penale, prevista dall’articolo 109 del Tulps, con l’arresto del trasgressore e un’ammenda di natura pecuniaria.

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