Più otto sulla terza, meno sette giornate alla fine: il Pisa mette la quinta e allunga in modo imperioso verso la serie A (anche sulla quarta, la Cremonese, ora a quattordici lunghezze di distanza).
Lo aveva detto Mister Inzaghi a fine partita dopo la incredibile sconfitta a Spezia, da quella amarezza poteva nascere ulteriore consapevolezza della propria forza, e così è stato.
Prima Mantova, poi Cosenza, due nette vittorie che proiettano i Neroazzurri sempre più vicino all’ultima curva, quella che porta al rettilineo finale e al traguardo atteso da ben trentaquattro anni.
Fa benissimo nel post partita Inzaghi a predicare calma e invocare determinazione e umiltà verso l’obiettivo, ma l’entusiasmo crescente è inevitabile, sta ai giocatori tradurlo in ulteriore forza e spinta.
Non da applausi invece la dichiarazione di qualche giorno fa di D’Angelo, con quel riferimento ai tre punti presi a tavolino dal Pisa contro il Cittadella, se la poteva risparmiare: ci sono delle regole che vanno rispettate e che prevedono sanzioni precise, punto. Non elegante e quasi capzioso starne ancora a parlare.
In un clima di contestazione da parte dei locali e di fronte a cinquecento meravigliosi tifosi Pisani non c’è stata partita, tanto evidente è risultata la superiorità dei ragazzi di Inzaghi.
Chiuso in scioltezza un gran primo tempo, messo già al sicuro il risultato grazie a Moreo, Tourè (che rete!) e alla perfetta punizione di Angori, nella ripresa i Neroazzurri hanno saggiamente amministrato il vantaggio senza forzare.
Complessivamente ottima prova da parte di tutti e interessante l’autorevolezza dimostrata dai subentrati Castellini (all’esordio) e Solbakken.
Un po’ di preoccupazione per Tramoni, i prossimi giorni ne sapremo di più.
Sabato arriva il rilanciato Modena, gli emiliani verranno a giocarsela ma troveranno un Pisa che ha il destino tra le proprie mani e ne è consapevole.
Oggi è il 30 marzo, viene la pelle d’oca a pensare che tra quaranta giorni la serie A potrebbe essere realtà.
Crediamoci, compatti e concentrati, tutti insieme.
Andrea Cosimi
Foto di Gianluca Gambogi